Altra seduta negativa per gli eurolistini, appesantiti nuovamente dalle vendite a Wall Street, come nella giornata precedente. A Piazza Affari il Ftse Mib archivia le contrattazioni in calo dello 0,8% a 19.391 punti, insieme al Dax di Francoforte (-1,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,9%), il Ftse 100 di Londra (-0,9%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%).
Negli Usa arretrano Dow Jones (-1,7%), S&P500 (-2,2%) e soprattutto il Nasdaq (-3%), arrivato a cedere anche il 4%, ancora colpito dai realizzi sui tecnologici.
I listini americani hanno virato al ribasso dopo una partenza positiva, favorita dal job report di agosto che ha evidenziato non farm payrolls in aumento di 1,37 milioni di unità, sostanzialmente in linea con le attese, seppur inferiori al mese precedente (1,73 milioni). Meglio delle aspettative il tasso di disoccupazione, sceso sotto la soglia del 10% per la prima volta da marzo e attestatosi all’8,4% (9,8% il consensus).
Tuttavia, nonostante i cauti segnali di ripresa dell’economia, gli operatori si interrogano sulle valutazioni spropositate dell’azionario, mentre continuano a monitorare la diffusione della pandemia e i progressi sul fronte del vaccino.
Sul Forex l’euro/dollaro si riduce a 1,181 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a 106,4.
Tra le materie prime perdono terreno le quotazioni del greggio dopo una momentanea risalita, con il Brent (-2,2%) a 43,1 dollari e il Wti (-2,6%) a 40,3 dollari al barile, mentre l’oro si deprezza a 1.925 dollari l’oncia, complice la risalita della valuta americana.
In rialzo i rendimenti obbligazionari , con lo spread Btp-Bund che si amplia a 149 punti base e il tasso sul decennale italiano all’1,1%.
Tornando a Piazza Affari, infine, gli acquisti premiano soprattutto Banco Bpm (+4,0%), Buzzi (+3,2%) e Pirelli (+2,8%). In calo, invece, Exor (-4,1%) dopo i risultati, Hera (-3,5%) e Atlantia (-3,3%). Sottotono le utilties mentre resistono le banche, con Banco Bpm (+3,8%) in vetta al Ftse Mib seguita da Banca Generali (+2,9%).
