Il CdA di Tiscali ha esaminato il contenuto dell’accordo stipulato con TIM, i cui contenuti definitivi verranno disciplinati in contratti vincolanti che le parti negozieranno e sottoscriveranno entro il 31 ottobre 2020.
L’accordo determina una trasformazione epocale per Tiscali che si posiziona, prima in Italia, come Smart Telco e Digital Service Operator, focalizzato sulla fornitura dei servizi e applicazioni digitali su tecnologia ottica e 5G.
Questo cambiamento strategico comporterà per Tiscali una serie di vantaggi: in primis una forte riduzione dei costi di connessione e di gestione del traffico, un quasi totale azzeramento degli investimenti in rete e minori investimenti per connettere i nuovi utenti e per migrare su tecnologia in fibra gli attuali clienti in rame.
La partnership comporterà un incremento del 50% del bacino utenti raggiungibili direttamente in fibra, un’accelerazione del processo di migrazione in fibra e conseguente miglioramento della qualità del servizio e del “churn rate”, con una focalizzazione e maggiori investimenti a supporto del servizio al cliente e sulla innovazione e offerta di servizi e prodotti digitali ad alto valore aggiunto, oltre a un’ottimizzazione del capitale circolante.
La stima degli effetti economici, a parità di perimetro, prevede un miglioramento dell’Ebitda già a partire dall’ultimo trimestre 2020, e un incremento a regime nel 2022 di circa 12 milioni annui, oltre ad una generazione addizionale di cassa, nel biennio 2021-2022, di oltre 35 milioni e a regime, a partire dal 2023, di circa 20 milioni.
Le maggiori risorse finanziarie verranno utilizzate anche a supporto di iniziative volte ad incrementare la base clienti. Da ultimo Tiscali ribadisce che il possibile ingresso nel capitale di FiberCop verrà valutato in buona fede dalle parti coinvolte in una fase successiva.