Ieri il Ftse Italia Servizi Pubblici ha riportato un -0,9% al di sotto del corrispondente europeo (-0,7%) ma facendo meglio del Ftse Mib (+1,5%).
Chiusura in rosso per le borse del Vecchio Continente, appesantite nella seconda parte della seduta da Wall Street. Dopo il rally delle ultime sedute sono scattati i realizzi su alcuni settori, in particolare il tech che ha trainato la ripresa finora. Dall’agenda macro sono giunti i dati sul terziario, in attesa del job report statunitense.
Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia nuovamente a 146 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,97%.
Tornando al comparto utility, tra le big, frazionali rialzi per Snam (+0,5%), Hera (+0,4%) e A2A (+0,2%).
Enel (-0,9%), attraverso Enel X, ha avviato una joint venture con AMP Capital per sviluppare l’infrastruttura dedicata al trasporto pubblico elettrico nelle Americhe.
Enel Green Power, la business line del Gruppo dedicata alle rinnovabili, ha completato la seconda fase da 245 MW dell’impianto solare Roadrunner, in Texas, per una capacità totale di 497 MW.
Tra gli oltre 1.000 progetti verdi “pronti a partire” identificati da Ernst and Young nel suo nuovo studio “A Green Covid-19 Recovery and Resilience Plan for Europe”, se ne annoverano due del Gruppo Enel, uno in Italia e uno in Spagna per oltre 1,8 miliardi di investimenti.
Tra le mid, in coda Falck Renewables e Acea che cedono un punto percentuale.
Infine, tra le small si distingue PLC che porta a casa il 3,6 per cento. Forti vendite invece su Alerion Clean Power che lascia sul terreno il 4 per cento.