Snam – Filiera italiana dell’idrogeno tra crescita e decarbonizzazione

L’Italia può utilizzare a proprio vantaggio l’idrogeno sia per raggiungere i target di decarbonizzazione sia per creare nuove forme di competitività industriale, facendo leva sul proprio potenziale manifatturiero e sulle proprie competenze nella filiera del gas naturale.

È quanto emerge dallo studio H2 Italy 2050: una filiera nazionale dell’idrogeno per la crescita e la decarbonizzazione dell’Italia, realizzato da The European House – Ambrosetti in collaborazione con Snam per esaminare per la prima volta le potenzialità della filiera italiana dell’idrogeno.

Grazie a un maggiore impiego negli usi finali nei prossimi anni, l’industria italiana delle tecnologie per l’idrogeno e le filiere collegate a monte e a valle potranno ambire a un incremento del valore della produzione cumulato nel periodo 2020-2050 compreso tra 890 e 1.500 miliardi.

L’incremento della produzione permetterà anche di creare un impatto occupazionale importante compreso tra 320.000 e 540.000 posti di lavoro al 2050 considerando effetti diretti, indiretti e indotti sulla catena del valore.

Grazie allo sfruttamento dell’idrogeno nei consumi finali, l’Italia potrà apportare un contributo fondamentale nella lotta ai cambiamenti climatici. Al 2050, infatti, si stima una penetrazione potenziale del 23% dell’idrogeno nei consumi finali, che può permettere un taglio nelle emissioni di C02 del 28% rispetto all’anno base 2018.

(segue approfondimento)