Tenaris – Titolo in coda al Ftse Mib (-1,6%) con calo greggio e dati Baker Hughes

Titolo in rosso a Piazza Affari, segnando la peggior performance del Ftse Mib in scia al ribasso delle quotazioni del greggio e dopo i dati Baker Hughes sull’attività di trivellazione a livello internazionale.

Le azioni Tenaris cedono l’1,6% a 4,75 euro, rispetto al +1,5% del principale indice italiano e al +1,2% dell’Euro Stoxx Oil&Gas.

I dati Baker Hughes hanno evidenziato segnali di stabilizzazione del numero di trivelle ma su livelli molto bassi. Ad agosto, il numero di pozzi attivi si è attestato a 747 unità, in aumento di 4 unità rispetto al mese precedente ma ancora in calo di 391 rispetto allo scorso anno. Da inizio 2020, la media è di 902 pozzi attivi rispetto ai 1.098 del 2019.

Numeri che confermano il debole outlook fornito da Tenaris in occasione della diffusione dei risultati del secondo trimestre 2020 a inizio agosto, con la società che aveva dichiarato di prevedere un’ulteriore significativa riduzione delle vendite e dei margini nel terzo trimestre prima di vedere un miglioramento nell’ultima parte dell’anno.

Ad appesantire le quotazioni del gruppo contribuisce anche l’ulteriore calo delle quotazioni del greggio con il Brent (-1,7%) a 41,9 dollari e il Wti (-1,6%) a 39,1 dollari, dopo la discesa della scorsa settimana.

Il petrolio arretra dopo che l’Arabia Saudita ha effettuato i maggiori tagli dei prezzi mensili degli ultimi cinque mesi per l’offerta in Asia sottolineando la debolezza della domanda, alimentando l’incertezza sulla ripresa del mercato.

Tornando a Tenaris si ricorda che secondo i dati raccolti da Bloomberg, i giudizi degli analisti sul titolo si dividono in 7 ‘buy’, 7 ‘hold’ e 4 ‘sell’, con un target price medio a dodici mesi di 6,54 euro, pari a un potenziale upside di circa il 38% rispetto alle quotazioni attuali.