All’inizio di questa settimana Tim ha inviato all’UE un memorandum descrittivo sull’operazione di scorporo della rete secondaria approvato dal Cda del 31 agosto.
Il progetto, ricordiamo, prevede la costituzione di FiberCop, la NewCo in cui verranno conferite la rete secondaria di TIM (dall’armadio di strada alle abitazioni dei clienti) e la rete in fibra sviluppata da FlashFiber, la joint-venture partecipata da TIM (80%) e Fastweb (20%).
TIM deterrà il 58% della nuova società, il fondo KKR Infrastructure acquisterà il 37,5% sulla base di un enterprise value di circa 7,7 miliardi (equity value 4,7 miliardi), mentre Fastweb avrà il 4,5% di FiberCop a seguito del conferimento del 20% attualmente detenuto in FlashFiber.
Il piano è al vaglio della Commissione europea, che deve valutare se esso comporti una concentrazione o meno e dunque se sia necessaria una notifica ufficiale. Se Bruxelles dovesse aprire ufficialmente il file con la notifica dell’operazione, il via libera arriverebbe entro novembre.
Non è previsto l’intervento dell’Antritrust italiano, poiché l’operazione avrebbe rilevanza comunitaria per via delle dimensioni delle parti coinvolte. Il progetto è già stato invece segnalato all’Agcom, per quanto di sua competenza e ai fini dell’eventuale esercizio del Golden Power.