Analisi tecnica – Iren: fase laterale imbrigliata tra le medie mobili

Dallo scorso 26 agosto le quotazioni dei titoli dell’ex-municipalizzata guidata da Massimiliano Bruno oscillano tra la resistenza statica posizionata a 2,25 euro e il supporto, sempre statico, posto a 2,166 euro intersecando in questo movimento sia la media mobile a 50 sedute sia quella a 100 osservazioni. Da segnalare che questa fase laterale di breve periodo s’inserisce all’interno di un quadro grafico di medio termine, anch’esso, neutrale per i corsi delle azioni Iren e potrebbe rappresentare la base per un forte movimento direzionale al rialzo o al ribasso.

In questo contesto, il cedimento del sopracitato supporto statico posizionato a 2,166 euro, deteriorando il quadro grafico di breve periodo a negativo dal precedente neutrale, potrebbe far scivolare rapidamente le quotazioni dei titoli della multi-utility del Nord-Ovest verso il successivo supporto individuabile a 2,10 euro. Nel caso di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Iren potrebbero poi accelerare la discesa verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 2,028 euro, al di sotto del quale il successivo target è 1,95 euro.

L’eventuale superamento della sopracitata resistenza statica posizionata a 2,25 euro, al contrario, potrebbe favorire un allungo delle quotazioni del gruppo del settore utility in direzione della successiva barriera individuabile a 2,308 euro. Nel caso poi di breakout di questo livello, i corsi delle azioni Iren potrebbe mettere nel mirino un primo obiettivo rialzista di breve periodo posizionabile a 2,358 euro, al di sopra del quale il successivo target è a quota 2,432 euro.

Da inizio anno la performance dei titoli Iren è pari a -20,2% (+31,8% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi degli 8 analisti rilevati da Bloomberg è 2,88 euro, con un potenziale rialzista del 30,7 per cento.

Quotazione di riferimento: 2,204 euro 

+10,3% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 2,432 euro;

+7,0% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 2,358 euro;

+4,7% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 2,308 euro;

+2,1% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 2,25 euro;

 

-1,7% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 2,166 euro;

-4,7% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 2,10 euro;

-8,0% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,028 euro;

-11,5% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 1,95 euro.