I ricavi del 2020 di Astm saranno pressoché in linea con i 2,3 miliardi del 2019, mentre l’Ebitda del secondo semestre sarà “molto vicino” a quello dello stesso periodo dell’esercizio precedente. Ad affermarlo è l’Ad Umberto Tosoni, in un’intervista a Il Sole 24 Ore.
Ricordiamo che il primo semestre 2020 si è chiuso con un volume d’affari di 860 milioni, in diminuzione rispetto a 989,2 milioni dei primi sei mesi del 2019 essenzialmente per via dell’impatto dell’emergenza sanitaria sul traffico. L’Ebitda si è attestato a 185,5 milioni, a fronte di 362,2 milioni del 1H 2019 e l’utile netto è calato da 75,4 a 33,7 milioni.
Il manager ha anche sottolineato che l’utile netto de full year 2020 è atteso in crescita di oltre il 35% e l’indebitamento scenderà del 40%, con investimenti in salita del 30%.
Astm potrebbe dunque riconsiderare la scelta di non distribuire dividendi, presa qualche mese fa nel pieno dell’emergenza per ragioni etiche e per focalizzarsi sulla Società.
Tosoni ha anche parlato di Autostrade per l’Italia, specificando che “non è mai stato un obiettivo”, in quanto Astm guarda all’estero. “È chiaro però che, essendo noi un operatore industriale chiave del paese, se dovessero mettere sul mercato degli asset li valuteremo. Facciamo i concessionari, sul processo di scissione non possiamo incidere ma le gare ci piacciono e il nostro ruolo è parteciparvi” ha precisato l’Ad.