Mercati – Milano poco sotto la parità con gli eurolistini

Borse europee deboli nonostante l’andamento positivo dei futures di Wall Street, che preannuncia un rimbalzo dopo il nuovo sell-off di ieri sul settore tech.

A Piazza Affari il Ftse Mib scambia in frazionale ribasso (-0,3%) in area 19.770. In ribasso anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%), il Dax di Francoforte (-0,3%) e il Cac 40 di Parigi (-0,2%) mentre il Ftse 100 di Londra (+0,3%) resiste grazie anche alla debolezza della sterlina. In rialzo fra lo 0,7% e l’1,3% i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, colpiti dalle vendite nella seduta precedente.

Gli operatori continuano a monitorare la diffusione della pandemia, che ha raggiunto quota 28 milioni nel mondo. Sullo sfondo permangono le incertezze legate alle tensioni Usa-Cina e alle valutazioni elevate dell’azionario, dopo il rally degli ultimi mesi.

Focus su possibili nuovi stimoli, anche se il Congresso statunitense sembra lontano dal trovare un accordo sul piano di aiuti, che rischia di slittare dopo le presidenziali di novembre.

La Bce ieri ha confermato la politica monetaria ultra accomodante e l’impegno a sostenere l’inflazione, alimentando le attese di nuovi stimoli, ma la posizione del presidente Christine Lagarde sul recente rafforzamento dell’euro non ha convinto gli operatori, innescando nuovamente gli acquisti sulla moneta unica.

In giornata il capoeconomista della Bce, Philip Lane, ha ribadito che l’euro forte deprime l’outlook di inflazione e l’Eurotower non può essere indulgente con un’inflazione bassa nel medio termine.

Sul Forex, quindi, l’euro/dollaro risale a 1,184 e il cambio tra biglietto verde e yen resta poco mosso in area 106,2. La sterlina è scivolata a 1,279 dollari mentre il cross sterlina/euro risale a 0,923, dopo che Londra ha respinto l’ultimatum dell’UE per il ritiro di una bozza di legge che danneggerebbe l’accordo sulla Brexit. Lunedì riprenderanno i negoziati fra le parti.

Tra le materie prime viaggiano in frazionale ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,4%) a 39,9 dollari e il Wti (-0,1%) a 37,3 dollari, all’indomani dell’aumento delle scorte americane evidenziato dai dati dell’Energy Information Administration.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund è poco mosso in area 145 punti base, con il rendimento del decennale italiano intorno all’1%.

Tornando a Piazza Affari, gli acquisti premiano in particolare Stm (+1,7%), Diasorin (+1,5%) e Snam (+1,3%) mentre arretrano Tenaris (-2,2%) e Mediobanca (-2%).