Gas Plus ha chiuso il primo semestre 2020 con risultati condizionati dall’emergenza sanitaria, che ha causato un eccezionale peggioramento degli scenari macroeconomici con effetti sia sulla domanda sia sui prezzi degli idrocarburi.
Nelle attività downstream (Retail e Network) gli effetti sono stati sostanzialmente contenuti. In ambito Retail, in particolare, data la composizione del portafoglio clienti costituito per oltre l’80% da clienti domestici e pertanto meno influenzato dalla temporanea chiusura di alcune attività economiche, la flessione dei volumi venduti è stata per lo più da attribuire all’andamento climatico durante la stagione invernale, ancora più mite rispetto alla precedente.
In ambito Network, anche per effetto dell’aumento del perimetro di attività, i risultati economici sono stati al contrario in crescita, nonostante il lieve calo dei volumi distribuiti. Gli impatti della pandemia sono stati invece maggiormente significativi nell’ambito delle attività E&P a causa della conseguente eccezionale fase di debolezza degli scenari energetici, che hanno visto in Italia una riduzione del prezzo del gas del 51,1% rispetto al pari periodo 2019 a 9,7 c€/smc.
Nel complesso, i ricavi sono diminuiti su base annua del 21% a 41,3 milioni, per effetto della debolezza degli scenari energetici che ha penalizzato in particolare le attività E&P.
L’Ebitda è sceso da 14,7 milioni a 4,7 milioni con una marginalità all’11,4% (28,2% nel 1H19), mentre l’Ebit è passato in negativo per 4,2 milioni dai 5 milioni dell’analogo periodo dello scorso esercizio.
Il semestre si è chiuso con una perdita netta di 4,5 milioni, rispetto all’utile di 3,1 milioni dei primi sei mesi del 2019.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è diminuito a 58,9 milioni dai 66 milioni di fine 2019.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, dato il permanere dell’attuale situazione di emergenza sanitaria e di debolezza degli scenari energetici per la restante parte del 2020, Gas Plus conferma la previsione di un Ebitda in sensibile calo rispetto al 2019 e di un risultato netto di segno negativo.