Sicit Group ricorda che il primo semestre 2020 è stato caratterizzato dal diffondersi della situazione di emergenza sanitaria legata alla pandemia da Covid-19 e l’adozione da parte di Governi e Autorità di misure restrittive per farvi fronte.
Durante tale periodo Sicit e la controllata Sicit Chemitech hanno continuato ad operare in quanto le rispettive attività non erano tra quelle oggetto delle misure restrittive. Le società hanno inoltre implementato nelle proprie sedi produttive protocolli e misure di protezione dei lavoratori dal rischio di contagio, in linea con le indicazioni normative, oltre ad aver fatto ricorso a modalità di lavoro agile per le funzioni non essenziali.
Per quanto riguarda la fornitura di materie prime, nel periodo tra fine marzo e inizio maggio 2020, le imprese conciarie del distretto di Vicenza (principali fornitori di materie prime di input per il Gruppo, ovvero i sottoprodotti di origine animale e gli altri residui della concia impiegati da Sicit nelle proprie produzioni) hanno inizialmente interrotto il conferimento dei residui della lavorazione della pelle necessari per il processo produttivo della società.
Dalla metà dello scorso aprile in poi, contestualmente alla graduale ripresa della
lavorazione delle pelli, è gradualmente ripreso il conferimento delle materie prime di input, ancorché per volumi ridotti rispetto a quelli registrati durante i periodi precedenti all’emergenza Covid-19.
Per far fronte al fabbisogno di materie prime di input idonee a soddisfare la crescente domanda dei clienti, la società ha implementato, nel periodo, le seguenti strategie: 1) ricorso a nuovi fornitori, anche esteri, 2) ricorso a tipologie di materie prime di input alternative presso lo stabilimento di Chiampo, anche se economicamente meno
vantaggiose e 3) incremento della produzione di idrolizzato proteico da pelo animale presso lo stabilimento di Arzignano rispetto a quanto originariamente previsto.
Per quanto riguarda la produzione, l’attività produttiva del Gruppo è proseguita anche grazie all’adeguamento delle proprie procedure produttive ai nuovi protocolli di sicurezza di volta in volta introdotti dai decreti governativi. Tuttavia, le interruzioni temporanee nell’approvvigionamento di materie prime hanno comportato l’interruzione temporanea della produzione dei semilavorati base (idrolizzati proteici).
Grazie all’utilizzo delle scorte a magazzino di semilavorati, Sicit ha comunque proseguito la produzione dei prodotti finiti (biostimolanti e ritardanti) garantendo così piena operatività e capacità di fornitura ai propri clienti.
Sul fronte dei ricavi non sono state registrate cancellazioni di ordini da parte dei clienti, richieste di spostamento di consegne o difficoltà di consegna che abbiano influenzato negativamente i ricavi nel primo semestre 2020.
Tuttavia la chiusura temporanea di alcune fabbriche di gesso ha impattato, nel secondo trimestre, i ricavi dei Ritardanti per gessi, mentre il calo dei volumi di materie prime di input ritirate dalle concerie ha avuto un impatto negativo sia sui ricavi da servizio di conferimento di tali materie prime, che sui volumi di produzione del grasso e sui relativi ricavi.
Il Gruppo non ha fatto ricorso a trattamenti di integrazione salariale (Cassa Integrazione Guadagni Ordinaria o Cassa Integrazione Guadagni in deroga) e i dipendenti sono rimasti tutti pienamente operativi.