Mercati – Apertura cauta, a Milano in evidenza Fca

Apertura poco mossa per le borse europee, in attesa delle indicazioni provenienti dalla riunione della Federal Reserve in programma tra oggi e domani.

A Milano il Ftse Mib cede lo 0,1% in area 19.790 punti. Poco distanti dalla parità anche il Dax di Francoforte (-0,2%), il Cac 40 di Parigi (-0,2%), il Ftse 100 di Londra (+0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,1%).

Il focus dei mercati è rivolto soprattutto sul meeting della Fed, che dovrebbe mantenere il proprio orientamento dovish dopo aver annunciato nelle scorse settimane un approccio più morbido sul target di inflazione.

Il sostegno garantito dalle banche centrali sta continuando a sostenere il sentiment dei mercati, controbilanciando i timori legati alla pandemia, l’incertezza sulle elezioni presidenziali americane e il rischio di una Brexit senza accordo.

Sul fronte macro, la produzione cinese ad agosto è cresciuta per il quinto mese consecutivo segnando un +5,6% su base annua, rispetto al +5,1% previsto dal consensus e al +4,8% della rilevazione precedente.

Sopra le attese anche le vendite al dettaglio in Cina, segnando ad agosto il primo incremento da dicembre 2019 con un -0,5% su base annua rispetto alla lettura piatta stimata dagli analisti e al calo dell’1,1% di luglio.

Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro sale a 1,189 in attesa della diffusione in mattinata dell’indice Zew tedesco di settembre, mentre il dollaro/yen è sostanzialmente stabile in area 105,7.

Tra le materie prime in leggero ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,2%) a 39,6 dollari e il Wti (-0,1%) a 37,2 dollari, mentre l’oro viaggia in area 1.964 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 149 punti base, con il rendimento del decennale italiano all’1,01%.

Tornando a Piazza Affari, in evidenza in avvio Fca (+7%), dopo aver annunciato di aver rivisto i termini della fusione con Psa abbassando la parte cash del dividendo straordinario. In rialzo anche Exir (+4,6%) e Leonardo (+3,8%). In calo, invece, Banca Generali (-1,3%) e Telecom Italia (-1,2%).