Continuano a rincorrersi i rumor sulla potenziale fusione tra Nexi e Sia, che darebbe vita a un campione nazionale dei pagamenti digitali.
Le ultime indiscrezioni in ordine di tempo vengono riportate da La Repubblica, secondo le quali i due gruppi starebbero lavorando a un Memorandum of Understanding (MoU) nell’ottica di un’aggregazione.
Secondo quanto riportato dal quotidiano, Sia starebbe portando a termine un’intesa per far restare UniCredit tra i propri principali clienti, allungando la scadenza dell’attuale rapporto commerciale in essere dal 2026 al 2036 in cambio di condizioni più favorevoli. In questo modo si risolverebbe un punto critico molto importante nella valutazione della stessa Sia.
Proprio nei giorni scorsi erano tornate le indiscrezioni secondo cui i due gruppi avrebbero ripreso i colloqui e l’attenzione, secondo quanto riportato dal Sole 24 Ore, sarebbe posta proprio sul valore da attribuire a Sia in quanto non quotata e, di conseguenza, sui potenziali concambi del deal e, quindi, sui possibili assetti azionari e di governance, in cui Cdp vorrebbe giocare un ruolo di primo piano.
Sempre sul fronte della governance, oltre che per il ruolo che dovrebbero avere la prima linea manageriale di Sia nella potenziale combined entity, La Repubblica fa riferimento al ruolo di Poste Italiane, che detiene una quota indiretta del 17% nel capitale di Sia (di cui è anche cliente) e che dovrebbe eventualmente fare un passo indietro.
Intorno alle 10:00 a Piazza Affari il titolo guadagna lo 0,1% a 16,38 euro, mentre l’indice di settore sale dello 0,4 per cento.