Il Cda di Nova Re ha approvato la relazione finanziaria semestrale al 30 giugno 2020, chiusa con ricavi da locazione per circa 3 milioni (+9% a/a) e ricavi netti da locazione pari a 1,8 milioni (-11,8% a/a).
Il conto economico è stato chiuso con un risultato netto del periodo di competenza del gruppo negativo per 4,7 milioni (positivo per 0,3 milioni nel 1H19).
L’amministratore delegato Stefano Cervone ha sottolineato come “i primi sei mesi di quest’anno sono stati duramente impattati da una paralisi estesa delle attività commerciali e turistiche, una paralisi i cui effetti finali restano ancora oggi soggetti ad una incertezza diffusa legata al futuro sentiero dei contagi. Nova RE ha scelto di assumere un atteggiamento proattivo verso le difficoltà economiche determinate dalla pandemia. Abbiamo scelto di ascoltare i conduttori dei nostri immobili maggiormente colpiti e di individuare insieme a loro soluzioni di protezione della vitalità prospettica dei rispettivi modelli di business. Nova Re ha fatto la sua parte, ha dato sostegno al sistema, ha adottato flessibilità e visione, valorizzando relazioni di lungo termine con i propri stakeholders, ha condiviso con questi un sacrificio delle componenti reddituali e ha rettificato, in linea con le condizioni del contesto, il valore delle proprie posizioni patrimoniali – tutto questo trova riflesso nei risultati di periodo”.
Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2020 l’indebitamento finanziario netto si attestava a 62,8 milioni (63,7 milioni al 31 dicembre 2019) e il Loan To Value al 49,8% (49,3% al 31 dicembre 2019).
Cervone ha inoltre dichiarato che “il lockdown porta con sé una sensibile contrazione del PIL a livello globale, è uno scenario di fronte al quale abbiamo deciso di porci con grande senso di responsabilità, di doverosa partecipazione e di collaborazione, per favorire, e non ipotecare, il rilancio. Per noi, il rilancio passa per l’attuazione del piano industriale Nova Re Sailing Fast, la validità dei cui assunti esce rafforzata dall’accelerazione impressa dalla pandemia alle dinamiche del mercato. L’aumento di capitale previsto dal piano consentirà alla società di cogliere le notevoli opportunità conseguenti alla prossima ripresa del real estate”.