Mercati asiatici – Listini a due velocità con lo sguardo sulla Fed

Listini asiatici a due velocità con gli investitori in attesa soprattutto della conferenza della Fed mentre restano monitorate anche le questioni dei vaccini contro il cororavirus e dei rapporti tra Usa e Cina.

Gli operatori attendono di conoscere, stasera, le delibere dalla banca centrale americana che dovrebbe mantenere il proprio orientamento accomodante dopo aver rivisto nelle scorse settimane la strategia sull’inflazione.

Sul fronte Covid la Cina sta fornendo a decine di migliaia di suoi cittadini vaccini sperimentali, nonostante le preoccupazioni degli esperti sulla sicurezza dei farmaci che non hanno completato i test standard.

Dal lato invece dei rapporti Usa-Cina l’Organizzazione mondiale del commercio ha stabilito che i dazi aggiuntivi imposti da Washigton nei confronti di Pechino nel 2018 violavano le regole del commercio internazionale.

In Giappone si è intanto dimesso ufficialmente Shinzo Abe, aprendo la strada a Yoshihide Suga come primo ministro del paese.

Sul fronte macro la bilancia commerciale nipponica ha evidenziato ad agosto un surplus di 248,3 miliardi di yen, con esportazioni ed importazioni tuttavia crollate rispettivamente del 14,8 e del 20,8 per cento.

Intanto sul forex il cambio euro/dollaro viaggia a 1,185 e il dollaro/yen a 105,4, mentre tra le materie prime in rialzo le quotazioni del greggio con il Brent (+1,5%) a 41,1 dollari e il Wti a 39 dollari al barile (+1,7%). Oro stabile a 1.966 dollari l’oncia.

Tornando ai listini asiatici in Cina, deboli Shanghai (-0,3%) e Shenzhen  (-0,9%). Sotto la parità anche Hong Kong (-0,2%).

In Giappone, il Nikkei scambia a +0,1% e il Topix a +0,2%.

Tutto questo dopo che a Wall Street il Nasdaq e lo S&P 500 hanno segnato rispettivamente un rialzo dell’1,2 e dello 0,5% mentre il Dow Jones ha chiuso in parità.