Mercati – Europa leggermente positiva aspettando gli Usa e la Fed

Borse europee in frazionale rialzo, in linea con l’andamento dei futures sugli indici americani, in attesa delle delibere della Federal Reserve.

Il Ftse Mib di Milano avanza dello 0,2%, poco sotto quota 20.000 punti. Lievemente positivi anche il Ftse 100 di Londra (+0,2%), il Dax di Francoforte (+0,4%), il Cac 40 di Parigi (+0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (+0,8%).

Progressi intorno al mezzo punto percentuale per i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, aspettando la conclusione del meeting della Fed.

Dopo il rally degli ultimi mesi e il parziale rallentamento delle ultime due settimane i mercati sono in cerca di nuovi fattori in grado di spingere gli acquisti. In tal senso, si attendono la conferma di un atteggiamento accomodante da parte della banca centrale statunitense, che ha recentemente adottato un approccio meno rigido per la gestione dell’inflazione. Il Fomc diffonderà anche le proiezioni economiche aggiornate, previste in leggero miglioramento.

Sullo sfondo restano le incertezze legate alle elezioni presidenziali americane di novembre, al rischio di una Brexit senza accordo e alla pandemia.

A tal proposito, Trump ha annunciato che un vaccino potrebbe essere pronto entro tre o quattro settimane, prima dell’appuntamento con le urne. Da monitorare anche le relazioni tra Stati Uniti e Cina, dopo la decisione della World Trade Organization di condannare i dazi americani su 234 miliardi di dollari di esportazioni cinesi, ritenuti una violazione delle regole internazionali.

In mattinata l’Ocse ha diffuso l’aggiornamento dell’Economic outlook, rivedendo la stima sul Pil italiano del 2020 a -10,5%. A giugno l’organizzazione aveva ipotizzato una contrazione dell’11,3% in assenza di una nuova ondata della pandemia o un crollo del 14% nel peggior scenario, contemplando una seconda ondata.

Nel 2021 è invece attesa una crescita del 5,4%, rispetto alle precedenti previsioni pari a +7,7% e +5,5%, rispettivamente nei due scenari. Per l’eurozona viene stimato nel 2020 un calo del 7,9%, mentre la previsione sul Pil globale si attesta a -4,5%, con la Cina a +1,8%.

Nel frattempo, sul Forex l’euro/dollaro risale a 1,188 mentre il cambio tra biglietto verde e yen si riduce a 105,2, dopo che il parlamento giapponese ha votato Yoshihide Suga nuovo primo ministro e in attesa della riunione della Bank of Japan.

Tra le materie prime si incrementano le quotazioni del greggio con il Brent (+2,1%) a 41,4 dollari e il Wti (+2,3%) a 39,2 dollari, aspettando i dati settimanali dell’Energy Information Administration sulle scorte statunitensi, in uscita oggi pomeriggio.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 146 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,98%.

Tornando Piazza Affari, fra le big cap avanza Moncler (+4,0%), su cui Ubi ha avviato la copertura con raccomandazione buy e target price a 44,60 euro. Ben intonate anche Saipem (+3,2%) e Tenaris (+2,7%). In evidenza anche Diasorin (+2,2%), che ha posto la marcatura CE al test SimplexaTM e Nexi (+2,3%) mentre arretra Fineco (-3%).