Intesa Sanpaolo, avendo superato il 95% del capitale di Ubi Banca ad esito della procedura per l’adempimento dell’obbligo di acquisto sulle azioni residue della stessa Ubi, avvierà la procedura congiunta per esercitare il diritto di acquisto sulle 21.635.917 azioni Ubi ancora in circolazione, pari all’1,8908% del capitale.
La procedura congiunta inizierà venerdì 18 settembre 2020 e terminerà il 29 settembre 2020.
Borsa Italiana disporrà la revoca delle azioni ordinarie di Ubi Banca dalla quotazione a decorrere dal 5 ottobre 2020 (data di esecuzione della procedura congiunta e di pagamento del corrispettivo), previa sospensione del titolo nelle sedute dell’1 e del 2 ottobre 2020.
Nell’ambito della procedura congiunta, Intesa Sanpaolo riconoscerà agli azionisti di Ubi Banca un corrispettivo unitario identico quello per l’obbligo di acquisto, vale a dire:
- il corrispettivo in azioni (1,7 azioni ordinarie Intesa Sanpaolo di nuova emissione in esecuzione dell’aumento di capitale al servizio dell’offerta; alla data di esecuzione della procedura congiunta saranno emesse massime 36.781.058 azioni ordinarie) e il corrispettivo in denaro (0,57 euro);
- il corrispettivo integrale in contanti, vale a dire 3,539 euro, che corrisponde alla somma della media ponderata dei prezzi ufficiali delle azioni di Intesa Sanpaolo registrati sull’MTA nei cinque giorni di negoziazione precedenti la data di Pagamento del corrispettivo dell’offerta (ossia nei giorni 29, 30 e 31 luglio, 3 e 4 agosto 2020), pari 1,74638 euro, moltiplicata per il rapporto di cambio, vale a dire, quindi 2,969 euro, e 0,57 euro (ossia, il corrispettivo in denaro).
Qualora tutti gli azionisti di Ubi Banca presentassero richieste di vendita relative alla procedura congiunta per la totalità delle azioni rimanenti chiedendo il corrispettivo integrale in contanti, l’importo complessivo in contanti che dovrebbe essere pagato da Intesa Sanpaolo a esito della procedura sarebbe pari a 76,6 milioni.