Irce ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi in calo del 19,8% a 136,9 milioni, per effetto prevalentemente della contrazione dei volumi di vendita.
La riduzione delle vendite, iniziata già lo scorso anno per il calo della domanda, si è decisamente accentuata nel secondo trimestre 2020 a causa degli effetti della diffusione del Coronavirus a livello mondiale.
Il settore dei conduttori per avvolgimento ha registrato un calo delle vendite più importante rispetto a quelle sul mercato dei cavi a causa della forte contrazione della domanda nel mercato automobilistico.
A livello di gestione operativa l’Ebitda è sceso a 2,58 milioni dai 5,46 milioni del primo semestre 2019, mentre l’Ebit è passato in negativo per circa 1 milione dal risultato positivo per circa 1,9 milioni del pari periodo dello scorso esercizio.
Il semestre si è chiuso con una perdita netta di 0,4 milioni, rispetto all’utile di 2,6 milioni del 1H19.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è diminuito a 38,55 milioni rispetto ai 42,4 milioni al 31 dicembre 2019, in conseguenza della riduzione del capitale circolante.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, il gruppo prevede un miglioramento della domanda nella seconda parte dell’anno, stimando un fatturato consolidato in recupero rispetto al primo semestre.
Inoltre, grazie alle azioni di contenimento dei costi, che proseguiranno anche nella seconda parte dell’anno, il gruppo prevede per l’esercizio 2020 un risultato operativo in miglioramento rispetto al primo semestre.