Il cda di Mediobanca ha approvato le modifiche statutarie, autorizzate dalla BCE, principalmente relative ad alcuni profili di governance connessi all’evoluzione degli assetti proprietari e volti a un maggior allineamento alle “best practice” dell’industria bancaria mediante una maggiore flessibilità nel processo di selezione dell’amministratore delegato e il rafforzamento dei criteri di indipendenza degli amministratori non esecutivi.
Con l’occasione vengono anche introdotti interventi sul capitale sociale finalizzati anche a semplificare le eventuali operazioni di annullamento di azioni proprie in portafoglio e altre modifiche minori.
Si prevede in particolare di:
- eliminare il vincolo che l’Ad e il Dg vengano scelti fra gli amministratori dirigenti del gruppo; coerentemente vengono adattate le composizioni del comitato esecutivo nel caso di subentro in corso di mandato di un Ad e/o Dg dall’esterno;
- graduare il numero di dirigenti membri in consiglio in funzione della dimensione
dell’organo consiliare: qualora il cda sia composto da un numero uguale o
inferiore a 13 il numero di dirigenti si ridurrà da 3 a 2 per garantire un migliore
bilanciamento tra funzione esecutiva e di supervisione strategica all’interno
dell’organo consiliare; - introdurre il vincolo statutario che gli amministratori indipendenti rappresentino la
maggioranza del board; la soglia di partecipazione che identifica gli azionisti significativi è elevata al 3%; - altre di governance, tra cui in particolare l’attribuzione al consiglio della facoltà di
determinare la remunerazione di amministratori con particolari cariche e la modifica del meccanismo di elezione del cda mediante il voto di lista nell’ipotesi in cui esso non consenta di completare il numero di amministratori da eleggere ovvero di soddisfare i requisiti di composizione del cda previsti dalla legge e dallo statuto; - eliminare il valore nominale unitario delle azioni al fine di semplificare le eventuali
operazioni di annullamento di azioni proprie in portafoglio.
Il cda, infine, ha deliberato di sottoporre all’assemblea straordinaria il rinnovo, in eguale
misura, delle deleghe in scadenza volte ad abbreviare i tempi di un eventuale aumento di
capitale cogliendo prontamente eventuali opportunità sul mercato (deleghe ad aumentare
il capitale a pagamento). Anche questa proposta è già stata autorizzata dalla BCE.
Tali modifiche saranno all’ordine del giorno dell’assemblea convocata per il prossimo 28 ottobre.