Mercati – Europa in calo con futures Usa dopo la Fed, Piazza Affari a -1,1%

Mattinata in calo per le borse europee e per i futures di Wall Street, all’indomani del meeting della Fed.

Il Ftse Mib di Milano arretra dell’1,1% in area 19.740 punti, sottotono come il Dax di Francoforte (-0,8%), il Ftse 100 di Londra (-0,8%), l’Ibex 35 di Madrid (-0,8%) e il Cac 40 di Parigi (-0,7%).

In calo di circa un punto percentuale anche i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, dopo la chiusura contrastata di ieri con il listino tecnologico in coda a -1,25%.

La banca centrale statunitense ha confermato l’approccio accomodante con tassi prossimi allo zero almeno fino al 2023, ma il presidente Jerome Powell ha posto l’accento sull’incertezza dell’outlook, mettendo in guardia su un probabile rallentamento dell’attività economica.

Nelle ultime settimane, il Fomc ha più volte sottolineato che la ripresa degli Stati Uniti dipenderà in gran parte dalla capacità di controllare la diffusione del coronavirus, rimarcando la necessità di nuovi stimoli fiscali.

A tal proposito, la Casa Bianca è pronta a adottare un più ampio pacchetto di aiuti economici nell’ambito dei negoziati con i Democratici, con l’obiettivo di raggiungere un accordo sul pacchetto di stimoli entro i prossimi 10 giorni.

Oltre alla Fed si è riunita anche la Bank of Japan, che ha mantenuti invariati i tassi di interesse e il target sui rendimenti dei titoli di Stato, mentre a breve si conosceranno le delibere della Bank of England, da cui non sono previste modifiche ai tassi o agli acquisti di bond ma eventuali indicazioni su un nuovo round di quantitative easing.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati finali di agosto sui prezzi al consumo dell’eurozona, in calo dello 0,2% su base annua rispetto al +0,4% di luglio. Nel pomeriggio sono attesi i numeri settimanali sulle richieste di sussidi di disoccupazione negli Usa.

Sul Forex l’euro/dollaro risale in area 1,18 mentre il cambio tra biglietto verde e yen scivola a 104,7.

Tra le materie prime riducono le perdite le quotazioni del greggio, con il Brent (-0,5%) a 42 dollari e il Wti (-0,5%) a 40 dollari, spinte ieri dalla diminuzione a sorpresa delle scorte americane e dal blocco della produzione negli Stati Uniti a causa dell’uragano Sally.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund è poco mosso a 146 punti base, con il rendimento del decennale italiano fermo allo 0,98%.

Tornando a Piazza Affari, Telecom Italia (-2,8%) arretra in scia alle indiscrezioni su una possibile opposizione dell’Antitrust europeo all’aggregazione con Open Fiber. In ribasso anche Mediobanca (-2,3%), Stm (-2%) e Diasorin (-2%) mentre avanzano Inwit (+1,1%) ed Hera (+0,9%).