Partenza in calo a Wall Street all’indomani della decisione di politica monetaria della Federal Reserve, l’ultima prima delle elezioni presidenziali di novembre. Dopo pochi minuti di scambi, il Nasdaq cede il 2%, lo S&P 500 l’1,6% e il Dow Jones l’1,2%.
La Fed ha confermato che manterrà i tassi di interesse vicino allo zero almeno fino al 2023, mettendo in guardia sul probabile rallentamento dell’attività economica ma senza fornire nuove indicazioni sul programma di acquisti mensili di bond.
Nelle ultime settimane, i membri del Fomc hanno più volte sottolineato che la ripresa degli Stati Uniti dipenderà in larga parte dalla capacità del paese di meglio controllare la diffusione del coronavirus, rimarcando inoltre la necessità di ulteriori stimoli fiscali.
A tal proposito, la Casa Bianca ha dichiarato di essere fortemente disposta ad aumentare l’ammontare di aiuti all’economia nell’ambito dei negoziati con i Democratici, con l’obiettivo di raggiungere un accordo sul nuovo pacchetto di stimoli entro i prossimi 10 giorni.
Intanto sul Forex il cambio euro/dollaro si mantiene in area 1,18, mentre il dollaro/yen scende a 104,6 dopo la riunione della Boj. In calo la sterlina a 1,288 sul dollaro, dopo che la Bank of England ha mantenuto i tassi di interesse allo 0,1%, aprendo però alla possibilità di tassi negativi.
Tra le materie prime in ribasso le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 42,1 dollari e il Wti (-0,5%) a 40 dollari, dopo i guadagni di ieri in scia al calo a sorpresa delle scorte Usa.
Nel comparto obbligazionario, infine, in calo i rendimenti dei Treasuries su tutta la lunghezza della curva, con il tasso sul decennale in discesa di 4 punti base allo 0,66% e quello sul biennale di circa 1 punto base allo 0,13%.

























