Askoll EVA ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi pari a 2,3 milioni, in calo del 61% rispetto ai 5,9 milioni al 30 giugno 2019 per effetto della contrazione della domanda causata dalla pandemia Covid-19 e dei ritardi nell’implementazione degli incentivi alla mobilità.
I margini operativi sono risultati ancora negativi, ma in miglioramento rispetto al pari periodo 2019 grazie alle azioni di riduzione dei costi per ridurre il break-even point dell’azienda attraverso un piano finalizzato a realizzare risparmi di costo senza compromettere la regolare operatività del gruppo.
In particolare, la società ha beneficiato dell’efficientamento della gestione del personale, oltre alla riorganizzazione del modello di vendita retail, con la chiusura dei negozi monomarca di Vicenza e di Parigi, mantenendo in gestione diretta soltanto il negozio monomarca di Milano.
L’Ebitda è negativo per 2,6 milioni, in miglioramento rispetto ai -3,3 milioni del primo semestre 2019, mentre la perdita operativa si è ridotta da 5,6 milioni a 4,8 milioni.
Il semestre si è chiuso con una diminuzione della perdita netta da 5,9 milioni a 4,9 milioni, beneficiando anche della riduzione degli oneri finanziari per effetto della rinegoziazione del prestito di 14,4 milioni nei confronti della Controllante Askoll Holding avvenuta lo scorso anno.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 13,6 milioni rispetto ai 10,2 milioni al 31 dicembre 2019, complice il temporaneo sbilanciamento tra incassi dei crediti verso clienti, fortemente rallentati durante i mesi del lockdown, e i pagamenti delle retribuzioni e dei debiti verso fornitori, comunque effettuati nei corrispondenti mesi.
Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, la società ritiene ragionevole ipotizzare che il fatturato perso nel primo semestre non potrà essere recuperato nella seconda parte dell’anno e che anche il fatturato del secondo semestre risentirà in maniera sensibile degli effetti di questa crisi ancora in corso.
Il management ritiene che i ricavi 2020 saranno significativamente inferiori sia rispetto agli obiettivi 2020, come già anticipato ad aprile, sia rispetto allo scorso esercizio, mentre il perdurare della situazione di incertezza congiunturale non rende possibile formulare previsioni attendibili sul 2021.
Infine, Askoll EVA sta perseguendo l’intento strategico di rendere strutturale la riduzione dei costi anche per gli esercizi a venire, con l’obiettivo di raggiungere il break-even di Ebitda con volumi e fatturati più contenuti.
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