Campari – Via libera degli azionisti alla riduzione del capitale

L’assemblea degli azionisti di Campari ha approvato la proposta di ridurre il valore nominale di ciascuna azione ordinaria da €0,05 a €0,01 e conseguentemente di ridurre il valore nominale di ciascuna azione a voto speciale A da €0,05 a €0,01, il valore nominale di ciascuna azione a voto speciale B da €0,20 a €0,04 e il valore nominale di ciascuna azione a voto speciale C da €0,45 a €0,09 (riduzione del capitale).

A seguito della riduzione del capitale, il capitale sociale di Campari sarà pari a €11.616.000,00 e l’ammontare complessivo della riduzione del capitale (pari a € 46.464.000,00) sarà allocato a riserve non distribuibili di Campari.

Pertanto, il capitale sociale di Campari rimane composto da 1.161.600.000 azioni che sono quotate, liberamente trasferibili e ciascuna di esse conferisce 1 diritto di voto.

Le azioni a voto speciale non sono quotate su un mercato regolamentato, non sono trasferibili e garantiscono solamente limitati diritti patrimoniali.

Ciascuna azione a voto speciale A, B e C conferisce rispettivamente 1 diritto di voto, 4 diritti di voto e 9 diritti di voto.

Campari segnala che la riduzione del capitale è finalizzata a ridurre l’impatto sulle riserve della società derivante dall’emissione di azioni a voto speciale.

Lo statuto della società, infatti, permette l’emissione di tali azioni senza richiedere agli azionisti legittimati di corrispondere il valore nominale delle azioni a voto speciale, ma piuttosto attraverso l’utilizzo delle riserve disponibili della società.

L’assemblea degli azionisti ha inoltre autorizzato a fornire ai detentori di azioni a voto speciale C il diritto di convertire una azione a voto speciale C, insieme alla azione ordinaria legittimata C, in una azione speciale ordinaria che dia diritto a 20 voti (le azioni speciali ordinarie).

Tale diritto di conversione è finalizzato a rafforzare la stabilità del gruppo e incentivare lo sviluppo e il coinvolgimento continuativo di una base stabile azionisti di lungo periodo.

Affinché una azione a voto speciale C e la corrispondente azione legittimata C siano legittimate per la conversione in una azione speciale ordinaria che dia diritto a 20 voti, un azionista deve detenere tali azioni a voto speciale C nel periodo di conversione designato.

Vi saranno due finestre per i detentori di azioni a voto speciale C per richiedere la conversione: (i) la prima finestra di conversione inizierà il 1° novembre 2028 e terminerà il 30 novembre 2028, e (ii) la seconda finestra di conversione inizierà il 1° novembre 2030 e terminerà il 30 novembre 2030.

La seconda finestra di conversione consentirà a tutti gli attuali azionisti di beneficiare della possibilità di chiedere la conversione delle proprie azioni in azioni speciali ordinarie: gli azionisti che richiedano l’assegnazione di azioni a voto speciale A prima del 30 novembre 2020 saranno nella condizione di detenere le azioni a voto speciale C durante la seconda finestra di conversione e avranno, dunque, titolo per esercitare il diritto di conversione in azioni speciali ordinarie.

Tali titoli avranno i medesimi diritti patrimoniali delle esistenti azioni ordinarie e non saranno quotate su un mercato regolamentato.