Nel suo nuovo report di aggiornamento, Barclays ha alzato il target price del titolo dell’operatore elettrico a 9,10 euro per azione (da 8,90 euro), con un upside potenziale del 22% rispetto alle quotazioni attuali. Confermato il giudizio Overweight.
Secondo le analisi condotte dalla banca di affari, Enel, in occasione del prossimo Capital Markets Day di novembre, dovrebbe essere in grado di mantenere la sua guidance precedente sul 2021-2022, “compensando l’impatto negativo dei cambi nel corso del 2020 nella sua divisione America Latina (30% dell’EBITDA totale di gruppo) con nuove opportunità di crescita organica e un basso costo per finanziare la crescita”.
Gli analisti si aspettano che ciò “venga accolto positivamente dal mercato”.
A ciò si aggiungono gli impegni di Enel sul fronte ESG. Il colosso elettrico infatti punta a ridurre le emissioni di carbonio per KWh prodotto del 70% tra il 2017 e il 2030. E Barclays ritiene che ciò sia fattibile, poiché la società ha già ottenuto un taglio del 30% circa solo due anni.
“Ci aspettiamo – aggiungono gli analisti – ulteriori aggiornamenti sul calendario di chiusura della centrale a carbone (prevediamo una capacità di carbone di 2 GW entro il 2025, cinque anni prima rispetto al piano precedente). Ci aspettiamo anche aggiornamenti positivi sulla ristrutturazione e semplificazione della divisione latinoamericana”.
La banca di affari ritiene che Enel “compenserà qualsiasi impatto negativo sui cambi nel 2021-22E: aumentiamo le nostre previsioni sull’EPS 2021-22 del 3% in media”.
Pertanto Barclays ha alzato il TP ribadito il rating OW: “aumentiamo la nostra ipotesi di pipeline a lungo termine a circa 45 GW (da 40 GW in precedenza), il che consentirà a Enel di raggiungere parte della decarbonizzazione / “de-nucleazione” dell’energia. Aumentiamo il nostro TP del 2% a 9,1 euro (da 8,9 euro) per riflettere il nuovo valore che vediamo nella pipeline di progetti di Enel“.
Intanto, a Piazza Affari, intorno alle 11:00, il titolo Enel guadagna lo 0,9% a 7,45 euro, lasciandosi alle spalle le vendite della seduta precedente (-2,6% a 7,38 euro). Alla stessa ora il Ftse Mib scambia poco sotto la parità a -0,1 per cento.
