Seduta sottotono per le principali borse del Vecchio Continente che hanno chiuso le contrattazioni in territorio negativo con il Ftse Mib di Milano a 19.524 punti (-1,1%). Il Dax30 di Francoforte ha ceduto lo 0,7%, il Ftse 100 di Londra lo 0,7%, il Cac 40 di Parigi l’1,2% e l’Ibex 35 di Madrid il 2%.
Intorno alle ore 18:00, Wall Street si muove in frazionale rosso con il Dow Jones a -0,1%, lo S&P500 a -0,5% e il Nasdaq a -0,7%.
Negli ultimi giorni le indicazioni emerse dalla riunione della Fed non hanno entusiasmato i mercati, favorendo un clima di prudenza in attesa di ulteriori spunti che possano alimentare il rally osservato prevalentemente oltreoceano.
Nel frattempo restano vive le attenzioni degli operatori verso le prossime mosse del Congresso statunitense, in cerca di un accordo sul nuovo pacchetto di stimoli economici.
Focus anche sulla preoccupante evoluzione del Covid-19, sui dubbi connessi alle elezioni presidenziali americane di novembre e sulla Brexit. Il tutto, mentre proseguono le tensioni tra Stati Uniti e Cina, dopo che l’amministrazione Trump emetterà un ordine per proibire alle persone negli Stati Uniti di scaricare le app cinesi WeChat e TikTok a partire dal 20 settembre.
Sul Forex l’euro/dollaro, il cambio euro/dollaro resta stabile a 1,1846. In calo il dollaro/yen in area 104,47. Poco mossa anche a sterlina a 1,296 dollari, dopo che ieri la Bank of England ha aperto ieri alla possibilità di tassi di interesse negativi.
Tra le materie prime, le quotazioni del greggio si muovono a due velocità con il Brent a 43,27 dollari al barile (-0,1%) e il WTI a 41,23 dollari al barile (+0,6%). Oro in salita a 1.960 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario, il rendimento del decennale italiano resta fermo allo 0,96% con lo spread BTP-BUND a 145 punti base.
Tornando a Piazza Affari, scattano gli acquisti su Diasorin (+5,8%). Denaro anche su Inwit (+2,8%) e Nexi (+2,5%). In coda FCA (-3,6%), Leonardo (-3,8%) e BPER (-4,1%).