Seduta negativa per le principali Borse asiatiche, tra cui i listini giapponesi sono chiusi per festività, dopo la seduta in rosso di Wall Street, frenata in particolare dai titoli tecnologici e le preoccupazioni per l’aumento dei casi di coronavirus in Europa.
Lo slancio del mercato è cambiato dopo che la Federal Reserve ha dichiarato la scorsa settimana che le prospettive economiche degli Stati Uniti sono incerte. La crescita in alcuni settori è rallentata dopo il rallentamento di ulteriori indennità di disoccupazione che sostenevano la spesa dei consumatori.
Inoltre, il Congresso deve ancora concordare un nuovo pacchetto di sostegno.
Crescono i timori per nuovi lockdown – totali o parziali – da Israele, alla Gran Bretagna fino alla Spagna che avranno un ulteriore impatto negativo sulle rispettive crescite economiche di questi Paesi. In Gran Bretagna, ieri, il governo ha segnalato 4.422 nuove infezioni, il più grande aumento giornaliero dall’inizio di maggio.
Tornando in Asia, la Cina ha mantenuto il suo tasso di prestito di riferimento per i prestiti alle imprese e alle famiglie, il prestito prime rate (LPR), costante per il quinto mese consecutivo, come previsto.
Una decisione arrivata dopo che la Banca popolare cinese ha mantenuto invariati i costi dell’indebitamento a medio termine e dopo che il presidente Xi Jinping ha affermato che l’economia cinese rimane resiliente.
Resta ancora alta l’attenzione sull’evolversi dei rapporti con gli Stati Uniti.
Intanto sul forex il cambio euro/dollaro si attesta a 1,1860 mentre il dollaro/yen si muove in area 104,32. Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent (-0,8%) a 42,80 dollari e il Wti a 40,95 dollari al barile (-0,9%). Oro in flessione a 1.957 dollari l’oncia.
Tornando ai listini asiatici in Cina, in flessione Shanghai (-0,5%) e Shenzhen (-0,3%). Fa peggio Hong Kong (-1,5%).
Borse giapponesi chiuse per festività.
Il tutto, dopo che a Wall Street il Nasdaq, S&P 500 e Dow Jones hanno ceduto rispettivamente l’1,1%, l’1,1% e lo 0,9 per cento.