Mercati – Covid e caos banche, sell-off sull’azionario con Milano a -3,7%

Giornata negativa per l’azionario, appesantito dai timori legati alla pandemia e dalla nuova inchiesta sulle banche dell’International Consortium of Investigative Journalists.

A Piazza Affari il Ftse Mib archivia gli scambi in calo del 3,7% a 18.793 punti, mediamente in linea con il Dax di Francoforte (-4,4%), il Cac 40 di Parigi (-3,7%), l’Ibex 35 di Madrid (-3,5%) e il Ftse 100 di Londra (-3,4%).

Perdite consistenti anche per gli indici americani Dow Jones (-3,2%), S&P500 (-2,5%) e Nasdaq (-1,9%), dove spicca il crollo di Nikola (-20%) dopo le dimissioni del fondatore e Presidente esecutivo Trevor Milton in seguito alle accuse di frode.

I mercati scontano soprattutto le incertezze per la diffusione del Covid-19, specie nel Vecchio Continente dove la risalita dei contagi fa temere per nuovi lockdown che rallenterebbero inevitabilmente la ripresa economica.

Male inoltre il comparto bancario, in scia al report che ha messo sotto la lente, con l’accusa di riciclaggio, alcuni colossi del settore come JPMorgan, Deutsche Bank e HSBC per alcune transazioni sospette avvenute tra il 1999 e il 2017 per più di 2.000 miliardi di dollari.

Negli Usa, gli operatori continuano a monitorare le trattative sul nuovo pacchetto di stimoli fiscali, mentre nei prossimi giorni il presidente della Federal Reserve, Jerome Powell, parlerà davanti al Congresso per discutere degli sforzi per contrastare la pandemia.

Nel pomeriggio è intervenuta anche Christine Lagarde, numero uno della Bce, sottolineando che l’istituto valuterà i prossimi dati macroeconomici e gli sviluppi sul mercato monetario nell’ottica di gestione dell’inflazione. Lagarde ha ribadito l’importanza degli stimoli fiscali e ha indicato un rimbalzo dell’economia nel terzo trimestre anche se resta l’incertezza sulla forza della ripresa.

Sul Forex l’euro/dollaro si deprezza a 1,173 mentre il cambio tra biglietto verde e yen recupera un precedente calo e risale a quota 104,7.

Tra le materie prime crollano le quotazioni del greggio con il Brent (-4,8%) a 41,1 dollari il Wti (-5,5%) a 39,0 dollari al barile, mentre l’oro scende sotto i 1.900 dollari l’oncia a quota 1.893.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund resta in area 145 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,92% dopo i risultati del referendum e delle regionali.

Tornando a Piazza Affari, tutti i titoli del Ftse Mib chiudono in ribasso eccetto Diasorin (+1,2%). Vendite in particolare su Cnh (-8,05%), Saipem (-7,4%) e Leonardo (-6,7%). Giornata di stacco del dividendo per Eni e Stm.