Nel pomeriggio i maggiori indici del Vecchio Continente continuano a viaggiare in territorio negativo con il Ftse MIB di Milano che, intorno alle ore 16:00, si muove in area 19.017 punti (-2,6%). Il Dax30 di Francoforte cede il 3,4%, il Cac40 di Parigi il 3%, il Ftse100 di Londra il 3% e l’Ibex35 di Madrid il 2,7%.
Partenza in rosso anche oltreoceano a Wall Street, con il Dow Jones a – 2,2%, lo S&P500 a -1,7% e il Nasdaq a -1,1%. Crolla Nikola (-14,7%) dopo che il fondatore e Presidente esecutivo Trevor Milton si è dimesso in seguito alle accuse di frode.
La diffusione del Covid-19, specialmente in Europa dove si è assistito a una risalita dei contagi, torna ad appesantire con tono deciso le principali borse mondiali, preoccupate dai potenziali nuovi lockdown che comprometterebbero la già difficile ripresa economica.
Nel frattempo anche il fronte internazionale Usa-Cina si mantiene teso, dopo l’approvazione dell’accordo tra TikTok e Oracle da parte del presidente americano Donald Trump che lo scorso venerdì aveva vietato il download della famosa app-social insieme a WeChat. Ricordiamo in merito che sabato un giudice federale aveva poi accettato di posticipare il divieto di download dell’app di pagamenti.
L’intervento odierno di Christine Lagarde all’assemblea parlamentare franco-tedesca ha sottolineato l’importanza dei dati macroeconomici in arrivo e gli sviluppi sul mercato valutario che dovranno essere valutati molto attentamente alla luce delle loro implicazioni per il target di inflazione.
Il numero della BCE ha inoltre ricordato come le risposte fiscali abbiano giocato un ruolo fondamentale per contenere l’impatto della pandemia sul mercato del lavoro e del credito. Uno stimolo che dovrà essere ancora percorso per sostenere la ripresa economica.
I prossimi giorni vedranno il numero uno della Fed, Jerome Powell, parlare davanti al Congresso per discutere degli sforzi per contrastare la pandemia.
Sul Forex, l’euro/dollaro scende a 1,1753. Il dollaro si apprezza anche verso lo yen a quota 104,57 (Usd/Yen).
Tra le materie prime, in discesa le quotazioni del greggio con il Brent (-3,1%) a 41,82 dollari al barile e il Wti (-3,3%) a 39,97 dollari, mentre l’oro viaggia in calo a 1.918 dollari l’oncia.
Sull’obbligazionario,il rendimento del decennale italiano scende allo 0,92% con il relativo spread verso il Bund tedesco in calo a 144 punti base mentre gli exit poll danno ormai per assodata la vittoria del “Si” al referendum.
A Piazza Affari, Diasorin (+0,4%) resiste all’ondata di vendite. Leonardo (-4,5%), Banca Mediolanum (-4,9%) e CNH (-6,4%) scivolano in coda.