ENAV – Riforma spazio aereo UE, l’Italia all’avanguardia su puntualità ed emissioni

La Commissione Europea ha presentato oggi la riforma del quadro normativo per lo spazio aereo dell’UE, il cui obiettivo principale, enunciato dal commissario per i Trasporti Adina Valean, è quello di “aiutare il settore ad avanzare verso la doppia transizione verde e digitale”.

L’Europa necessita di uno spazio aereo “in grado di gestire gli estremi”, come il sovraffollamento dei cieli registrato nel 2019 e il drastico calo del traffico nel 2020 a causa della pandemia di Covid-19, evitando congestioni, ritardi e rotte di volo non ottimali.

In particolare, Bruxelles punta a ridurre le emissioni di CO2 fino al 10% e ad accelerare la digitalizzazione, “razionalizzando le regole economiche che interessano i servizi di traffico aereo forniti dagli Stati membri” e “promuovendo un migliore coordinamento” tra aeroporti e compagnie aeree. La proposta dovrà ora essere analizzata da Parlamento e Consiglio Ue.

Ricordiamo che ENAV, società che gestisce il traffico aereo civile in Italia, ha investito da tempo sia sul taglio delle emissioni sia sull’efficientamento delle rotte e dei ritardi.

L’Italia è infatti l’unico tra i grandi paesi europei ad aver implementato la procedura Free Route, grazie alla quale le compagnie aeree che hanno volato sui cieli italiani nel 2019 hanno risparmiato 53 milioni di kg di carburante, per minori emissioni pari a 167 milioni di Kg di Co2. Dall’8 dicembre 2016, data in cui ENAV ha attivato questa procedura, al 31 dicembre 2019 sono stati risparmiati globalmente 128 milioni di Kg di carburante, per minori emissioni pari a 403 milioni di Kg di CO2.

Il Free Route è stato implementato da ENAV con largo anticipo, considerando che secondo la regolamentazione europea del Single European Sky diverrà obbligatorio per tutti gli stati europei a partire dal 1° gennaio 2022.

La Società italiana vanta anche la miglior performance operativa tra i principali paesi europei in termini di puntualità, con un ritardo medio per volo assistito quasi 5 volte inferiore al target assegnato (0,021 minuti contro un obiettivo di 0,11 minuti) a fronte di un dato medio dei maggiori partner europei di 0,9 minuti di ritardo per volo.

Questa performance si traduce anche in un beneficio economico per le compagnie aeree. Recenti studi di settore quantificano infatti in 100 euro il valore medio del costo che i vettori sostengono per ogni minuto di ritardo generato dai service provider. La puntualità garantita da ENAV lo scorso anno si è quindi tradotta in risparmi per circa 15 milioni di euro a beneficio delle compagnie aeree.