Mercati – Finale cauto per gli eurolistini in scia a Wall Street, Milano a +0,5%

Seduta prudente per le borse europee dopo le vendite di ieri, mentre Wall Street viaggia poco mossa dopo le parole di Powell.

A Piazza Affari il Ftse Mib archivia gli scambi in progresso dello 0,5% a 18.895 punti, positivo come il Dax di Francoforte (+0,4%) e il Ftse 100 di Londra (+0,8%), mentre chiudono in calo il Cac 40 di Parigi (-0,4%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,4%). Contrastati gli indici americani Dow Jones (-0,4%), S&P500 (flat) e Nasdaq (+0,1%) dopo una partenza sopra la parità.

Nel complesso i mercati restano parzialmente condizionati dai timori per una seconda ondata di contagi da Covid-19, che implicherebbe nuove chiusure delle attività rallentando ulteriormente la ripresa. Nel Regno Unito, il premier Boris Johnson ha annunciato nuove restrizioni, seppur distanti dal pieno lockdown di qualche mese fa, sottolineando che il Paese è più preparato rispetto alla prima ondata.

In Germania, l’istituto IFO ha reso noto che l’economia tedesca sta reagendo meglio del previsto e la contrazione del 2020 dovrebbe attestarsi al 5,2% contro il -6,7% precedentemente stimato.

Negli Stati Uniti il presidente della Fed, Jerome Powell, ha tenuto una testimonianza davanti al Financial Service Committee della Camera, la prima di una serie di interventi in programma questa settimana.

Powell ha evidenziato come molti indicatori economici mostrino segnali di miglioramento, sebbene l’occupazione e il livello delle attività rimangano ancora ben al di sotto dei livelli pre-Covid. La strada della ripresa economica è lunga e “molto incerta” e dipende dal coronavirus, ma la Fed farà tutto quello che può per tutto il tempo necessario.

Intanto a livello politico tengono banco le discussioni sulla sostituzione del Giudice della Corte Suprema Ruth Bader Ginsburg e le trattative tra Democratici e Repubblicani sul nuovo pacchetto di stimoli.

Dall’agenda macro, si segnala l’indice sulla fiducia dei consumatori dell’eurozona, in miglioramento a -13,9 punti a settembre.

Sul Forex l’euro/dollaro resta debole in area 1,17, mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale a quota 105.

Tra le materie prime tentano un timido rimbalzo le quotazioni del greggio dopo il crollo di ieri con il Brent (+0,8%) a 41,7 dollari e il Wti (+0,5%) a 39,7 dollari, mentre l’oro scende a 1.900 dollari l’oncia complice l’apprezzamento del biglietto verde.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si riduce a 137 punti base, con il rendimento del decennale italiano in calo allo 0,86%.

Tornando a Piazza Affari, fra le big cap avanzano Fca (+2,8%) e Interpump (+2,1%) mentre perdono terreno Leonardo (-3%) e Unicredit (-1,9%).