Analisi Tecnica (Mid Cap) – Cattolica: deterioramento del quadro grafico di medio/breve periodo

I ribassi delle ultime quattro sedute (compresa quella odierna) hanno fatto scivolare le quotazioni dei titoli della compagnia assicurativa veronese a ridosso della media mobile a 100 sedute, attualmente in transito a 4,752 euro. Il deciso movimento discendente in esame ha così fatto scivolare i corsi delle azioni Cattolica Assicurazioni anche al di sotto della parete inferiore del canale laterale che ne ha contenuto le oscillazioni dallo scorso 26 giugno, che passa al momento da quota 4,79 euro, deteriorando così il quadro grafico di medio periodo (a negativo dal precedente neutrale).

Il cedimento del minimo intraday di oggi a 4,654 euro potrebbe, quindi, favorire un ulteriore incremento della pressione dei venditori sulle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Carlo Ferraresi, con possibile discesa fino al successivo supporto individuabile a 4,514 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello i corsi delle azioni Cattolica assicurazioni potrebbero essere proiettati rapidamente verso un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 4,382 euro, al di sotto del quale il successivo target è a quota 4,236 euro.

Un segnale positivo per le quotazioni dei titoli del gruppo assicurativo veneto, al contrario, potrebbe arrivare dal superamento di una prima resistenza statica posizionata a 4,906 euro, con il successivo livello da monitorare individuabile a 5,00 euro. L’eventuale breakout di questa soglia potrebbe poi indirizzare i corsi delle azioni Cattolica Assicurazioni verso i due obiettivi rialzisti di breve periodo posizionabili rispettivamente a 5,18 euro, il primo, e a 5,305 euro, il secondo.

Da inizio anno la performance dei titoli Cattolica Assicurazioni è pari a -34,4% (+50,1% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 6 analisti rilevati da Bloomberg è 5,32 euro, con un potenziale rialzista dell’11,5 per cento. 

Quotazione di riferimento: 4,772 euro

 

+11,2% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 5,305 euro;

+8,5% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 5,18 euro;

+4,8% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 5,00 euro;

+2,8% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 4,906 euro;

 

-2,5% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 4,654 euro;

-5,4% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 4,514 euro;

-8,2% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 4,382 euro;

-11,2% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 4,236 euro.