Mercati – Europa riduce le perdita ma resta in rosso, Milano a -0,4%

Le borse europee migliorano rispetto all’apertura ma restano deboli, in linea con i lievi cali dei futures di Wall Street.

A Piazza Affari il Ftse Mib ha ridotto le perdite e scambia in flessione dello 0,4% in area 18.860 punti. Sottotono anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,3%), il Dax di Francoforte (-0,6%), il Cac 40 di Parigi (-0,7%) e il Ftse 100 di Londra (-0,8%). In ribasso fino a mezzo punto percentuale i derivati su Dow Jones, S&P500 e Nasdaq, reduci da una giornata negativa.

Il clima resta appesantito dalle incertezze legate alla diffusione del coronavirus, che ha registrato una preoccupante accelerazione in alcuni Paesi europei. Il Regno Unito ha reintrodotto alcune restrizioni e potrebbe essere imitato da altri Stati, con il rischio di rallentare la già fragile ripresa economica.

Negli Stati Uniti, gli esponenti della Fed hanno ribadito la necessità di ulteriori stimoli fiscali, ma un accordo tra Democratici e Repubblicani sembra sempre meno probabile man mano che si avvicinano le elezioni presidenziali di novembre, altro fattore di incertezza. In giornata il presidente della banca centrale americana, Jerome Powell, terrà un’audizione in Senato dopo gli interventi dei gironi scorsi alla Camera.

Le esortazioni della Fed a sostenere maggiormente l’economia hanno alimentato il nervosismo sui mercati, contribuendo a spingere l’azionario verso il primo calo mensile da marzo.

Dall’agenda macro è giunto l’indice IFO di settembre, mentre nel pomeriggio verranno pubblicate le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione negli Usa. L’indicatore relativo alla fiducia delle aziende tedesche si è attestato a 93,4 punti, in aumento rispetto ad agosto ma al di sotto delle attese degli analisti. In miglioramento, ma inferiore al consensus, anche aspettative di business (97,7 punti).

Sul Forex l’euro/dollaro è stabile a 1,166 dopo il calo delle ultime sedute mentre il cambio tra biglietto verde e yen resta in area 105,3.

Tra le materie prime arretrano le quotazioni del greggio, sotto pressione per i timori sulla ripresa della domanda globale, con il Brent (-0,9%) a 41,4 dollari e il Wti (-1%) a 39,5 dollari, mentre prosegue la discesa dell’oro in area 1.853 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 140 punti base, con il rendimento del decennale italiano in lieve risalita allo 0,88%.

Tornando a Piazza Affari, arretrano soprattutto petroliferi e industriali mentre performano meglio banche e utilities. Acquisti in particolare su Banco Bpm (+3,2%), sempre al centro delle attenzioni per potenziali aggregazioni, Finecobank (+1,6%) e Unicredit (+1,2%) mentre le vendite colpiscono Saipem (-3,4%), Tenaris (-2,4%) e Pirelli (-2,4%).