Mercati – Prevalgono le vendite, Ftse Mib poco sotto la parità

Prosegue debole la seduta delle borse europee, in linea con l’apertura di Wall Street, in un clima reso incerto dai dubbi sulla ripresa economica.

A Piazza Affari il Ftse Mib scambia in flessione dello 0,1% in area 18.900 punti. Sottotono anche l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%), il Dax di Francoforte (-0,4%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%) e il Ftse 100 di Londra (-1,2%).

Oltreoceano, avvio in ribasso per Dow Jones (-0,5%), S&P500 (-0,5%) e Nasdaq (-0,6%), dopo il dato sulle richieste settimanali di sussidi di disoccupazione sostanzialmente in linea con la rilevazione precedente (870 mila), a fronte di un calo atteso a 840 mila unità.

Numeri che rendono ancora più incerto l’outlook economico, dopo le esortazioni della Fed a varare nuovi stimoli per supportare la ripresa. In giornata il presidente della banca centrale americana, Jerome Powell, terrà un’audizione in Senato dopo gli interventi dei gironi scorsi alla Camera.

Nel frattempo, sembra sempre meno probabile un accordo tra Democratici e Repubblicani man mano che si avvicinano le elezioni presidenziali di novembre. A tal proposito, Goldman Sachs ha tagliato le stime per la crescita degli Stati Uniti nel quarto trimestre da +6% a +3% trimestrale annualizzato, prevedendo una mancata intesa sugli stimoli fiscali.

A ciò si somma la continua diffusione del coronavirus in Europa, che fa temere per nuove restrizioni e mette a rischio la ripresa economica. Dinamiche che stanno alimentando il nervosismo sui mercati, spingendo l’azionario verso il primo calo mensile da marzo.

Dall’agenda macro è giunto anche l’indice IFO di settembre relativo alla fiducia delle aziende tedesche, attestatosi a 93,4 punti, in aumento rispetto ad agosto ma al di sotto delle attese degli analisti. In miglioramento, ma inferiore al consensus, anche le aspettative di business (97,7 punti).

Sul Forex l’euro/dollaro si indebolisce ulteriormente a 1,163 mentre il cambio tra biglietto verde e yen risale lievemente in area 105,5.

Tra le materie prime restano deboli le quotazioni del greggio per via dei timori sulla domanda globale, con il Brent (-0,5%) a 41,5 dollari e il Wti (-0,3%) a 39,8 dollari, mentre prosegue la discesa dell’oro in area 1.855 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, lo spread Btp-Bund si amplia a 140 punti base, con il rendimento del decennale italiano in lieve risalita allo 0,88%.

Tornando a Piazza Affari, arretrano soprattutto petroliferi e industriali mentre performano meglio banche, servizi finanziari e utilities. Acquisti in particolare su Banco Bpm (+6,4%), sempre al centro delle attenzioni per potenziali aggregazioni, Bper (+5%) e Unicredit (+2,7%) mentre le vendite colpiscono Saipem (-3,7%), Diasorin (-2,7%) e Tenaris (-1,6%).