I futures sull’azionario Usa scambiano in ribasso, preannunciando una partenza ancora negativa a Wall Street dopo il sell-off di ieri in un clima appesantito dai timori su una ripresa dell’economia più debole del previsto.
Ieri i principali indici americani hanno chiuso in calo, accelerando al ribasso nel finale appesantiti ancora dal settore tecnologico. Il Nasdaq ha perso il 3%, lo S&P 500 il 2,4% e il Dow Jones l’1,9%.
L’azionario globale è impostato per chiudere settembre con il primo calo mensile da marzo, in un contesto in cui gli investitori stanno perdendo fiducia su una rapida ripresa dell’economia e mentre non si arresta la diffusione della pandemia.
Il sentiment risk-off è alimentato dalle recenti dichiarazioni di diversi esponenti della Federal Reserve che hanno sottolineato la necessità di ulteriori stimoli fiscali per sostenere il recupero post Covid, minacciato dal rischio di nuovi lockdown con la seconda ondata di contagi.
In programma oggi l’ultima parte dell’audizione a Capitol Hill del presidente della Fed Jerome Powell, che negli scorsi giorni è tornato a esortare il Congresso ad approvare un nuovo pacchetto di aiuti.
Gli operatori ritengono però sempre meno probabile un accordo tra Democratici e Repubblicani con l’avvicinarsi delle elezioni presidenziali di novembre, con l’incertezza sull’esito del voto che alimenta la volatilità sui mercati.
Sul fronte macro, infine, le richieste settimanali di sussidi di disoccupazione si sono attestate a 870 mila, superiori alle 840 mila previste dal consensus e sostanzialmente in linea alle 866 mila della rilevazione precedente (rivista da 860 mila).

























