Intesa Sanpaolo ha confermato su Sicit Group la raccomandazione add e il target price a 12 euro, prezzo che incorpora un upside potenziale dell’11,6% rispetto alla chiusura di ieri a 10,75 euro.
L’analista ricorda che nel primo semestre 2020 il gruppo ha registrato ricavi consolidati a 35,5 milioni, in crescita del 9,4% rispetto ai precedenti 32,5 milioni. Una dinamica trainata dal business dei biostimolanti, in aumento del 19,4% (21,7 milioni contro 18,2 milioni nel primo semestre 2019), mentre il business dei ritardanti e del grasso animale hanno registrato una leggera contrazione.
L’EBITDA adjusted si è attestato a 13,2 milioni (+ 9,5%), con un’incidenza sui ricavi stabile al 37,2%, mentre l’utile netto consolidato adjusted è stato pari a 8,2 milioni (+14,5%).
Sul fronte patrimoniale la disponibilità di cassa netta ammonta a 19,8 milioni rispetto ai 29,3 milioni al 31 dicembre 2019.
L’analista ricorda inoltre il management è fiducioso sulla crescita di Sicit e sul raggiungimento degli obiettivi di budget per il 2020.
Per quanto riguarda le macro-tendenze, segnali positivi arrivano dall’agricoltura, mentre i ritardanti di gesso potrebbero risentire della pandemia (in particolare negli Stati Uniti) e il mercato dei grassi è al momento volatile.
Dopo i risultati 1H20, le prospettive per le tre linee di business e il piano di investimenti confermato, Intesa Sanpaolo lascia invariate le proprie stime, evidenziando tuttavia che eventuali ulteriori imprevedibili sviluppi legati all’emergenza sanitaria Covid-19 potrebbero compromettere tali stime.