Mercati – Incertezze su pandemia ed economia, vendite in Europa e a Piazza Affari (-1,1%)

Chiusura perlopiù in calo per le borse europee mentre Wall Street scambia in positivo dopo un avvio debole. A Milano il Ftse Mib termina in ribasso dell’1,1% in area 18.698 punti, negativo come il Dax di Francoforte (-1,1%) e il Cac 40 di Parigi (-0,7%), mentre l’Ibex 35 di Madrid chiude a -0,4% e il Ftse 100 di Londra a +0,3%.

Avanzano gli indici americani Dow Jones (+0,4%), S&P500 (+0,6%) e Nasdaq (+1,2%), nonostante le persistenti incertezze legate alla diffusione della pandemia e alle trattative sui nuovi stimoli negli Usa. Democratici e Repubblicani statunitensi, infatti, son in cerca di un accordo su un pacchetto fiscale da 2.400 miliardi di dollari, anche se molti continuano a ritenere improbabile un’intesa prima delle presidenziali di novembre.

L’ipotesi di una mancata quadra sui nuovi aiuti ha portato Goldman Sachs a dimezzare le stime di crescita dell’economia a stelle e strisce per il quarto trimestre (da +6% a +3%). Sempre secondo la banca d’affari, gli investitori starebbero sovrastimando il rischio legato alle elezioni statunitensi.

Nel frattempo, prosegue la risalita dei contagi da Covid-19 a livello mondiale, facendo temere per nuove restrizioni che comprometterebbero la fragile ripresa dell’economia.

Sul fronte Brexit, l’UE avrebbe avvisato i negoziatori del Regno Unito che dovranno accettare le condizioni del blocco sulle relazioni future entro la prossima settimana se intendono progredire nelle trattative prima della deadline di ottobre.

Dall’agenda macroeconomica sono giunti i dati preliminari di agosto sugli ordini di beni durevoli negli Usa, sotto le attese (+0,4% m/m rispetto al +1,5% stimato), mentre in Italia, a settembre, l’indice di fiducia dei consumatori è salito oltre le attese a 103,4 punti e il “sentiment” economico è migliorato a 91,1 punti.

Sul Forex l’euro/dollaro si indebolisce ulteriormente a 1,162 dopo i cali dei giorni scorsi, mentre il cambio tra biglietto verde e yen è in lieve risalita a 105,6.

Tra le materie prime scambiano deboli le quotazioni del greggio con il Brent (-0,3%) a 41,8 dollari e il Wti (-0,4%) a 40,1 dollari, mentre l’oro si attesta a 1.864 dollari l’oncia.

Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund si amplia a 142 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,89%.

Tornando a Piazza Affari, spicca ancora Banco Bpm (+2,35%) dopo gli acquisti di ieri in scia alle ipotesi di nuove aggregazioni nel settore bancario. Ben intonate Diasorin (+1,7%) e Terna (+1,5%), mentre le vendite colpiscono soprattutto Bper (-5,3%), Saipem (-3,3%) e Pirelli (-2,8%).