Beghelli – Il Covid-19 non intacca la sostenibilità del business nel 1H 2020

Beghelli chiude il primo semestre 2020 con un calo dei ricavi consolidati del 26,9% a 57,4 milioni, a parità di perimetro escludendo le vendite del primo quadrimestre 2019 della società Beghelli Canada ceduta a fine aprile dello scorso anno.

Le vendite relative al settore illuminazione sono risultate pari a 55,2 milioni, in decremento del 29% a parità di perimetro e con un’incidenza del 96,2% sul fatturato totale. Un andamento riconducibile al rallentamento delle attività nelle varie aree geografiche in cui è attivo il gruppo a seguito del lockdown da Covid-19.

A partire dal mese di giugno sono emersi dal mercato segnali di ripresa, soprattutto in quello domestico, che hanno portato ad un incremento congiunturale dei ricavi.

L’Ebitda si riduce del 40,1% a 3,7 milioni, con la relativa marginalità al 6,5%, una dinamica strettamente correlata a quella dei ricavi e in presenza di un miglioramento dei margini industriali in rapporto alle vendite, di una riduzione dei costi promozionali e del costo del personale.

L’Ebit risulta negativo per 1,9 milioni, scontando anche la svalutazione di spese di sviluppo per circa 1,3 milioni.

Il risultato netto del gruppo riporta una perdita di 5,6 milioni rispetto al deficit di 1,3 milioni a fine giugno 2019, includendo costi non ricorrenti per svalutazione di imposte differite attive per 1,6 milioni.

Rispetto a fine anno 2019 l’indebitamento finanziario netto aumenta da 57 a 58,2 milioni.

Per quando riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, Beghelli prevede per l’esercizio 2020 una riduzione dei ricavi consolidati, accompagnati da un calo dell’Ebitda e un grado di indebitamento sostanzialmente in linea con il dato al 31 dicembre 2019, in un quadro complessivo di sostenibilità del business.

Il management ha riesaminato e rivisto il budget 2020 e il piano 2020-2024 confermandone le linee guida già approvate nel febbraio 2020 e valutando ulteriori misure di riduzione dei costi di acquisto e industriali e del costo del personale.

Con riferimento ai ricavi l’incertezza caratterizzante i mercati, sia interno sia internazionale nei quali opera il Gruppo, causata dal contagio Covid-19, ha portato a prevedere nel piano un tasso di crescita dei ricavi del Gruppo allineato a quello di settore, rivedendo
al ribasso gli obiettivi commerciali.
Una revisione che comunque evidenzia entro l’esercizio 2021 il quasi totale recupero della riduzione dei ricavi 2020 rispetto all’anno 2019.

Fa eccezione la posizione finanziaria netta al 30 giugno che è risultata in linea con quanto previsto a budget, grazie al controllo del capitale circolante netto e ai ricavi realizzati dai lotti parzialmente edificati di una società controllata estera.