Anche il Gruppo Hera entra a far parte dell’Alleanza per l’Economia Circolare, che comprende oggi 17 importanti imprese simbolo del made in Italy, impegnate a rafforzare il continuo miglioramento sul fronte della sostenibilità attraverso un’azione quotidiana e sfidante, per rendere innovazione e sostenibilità parti integranti del business e scelta strategica di competitività, pure nell’ottica della lotta ai cambiamenti climatici.
Un percorso che la multiutility ha intrapreso da tempo, come testimoniato anche dal suo ingresso nel 2017 nella Fondazione Ellen MacArthur che riunisce le principali realtà al mondo impegnate in questo campo.
L’economia circolare, del resto, è cruciale per il Gruppo Hera così come la creazione di “valore condiviso”, in quanto da un lato genera valore per l’azienda, dall’altro consente di risparmiare risorse naturali e rispondere alle priorità e alle sfide più urgenti per lo sviluppo sostenibile del pianeta.
Nel Position Paper 2020 dell’Alleanza viene presentata la road map verso un modello economico circolare, con cinque obiettivi e 23 azioni di dettaglio, finalizzate a sfruttare appieno il potenziale di sviluppo economico, sociale, ambientale e di decarbonizzazione legato all’economia circolare: un aumento del 7% degli investimenti e una riduzione del 10% dei costi per le materie prime, oltre a 700.000 nuovi posti di lavoro in Europa al 2030. Dal punto di vista ambientale, in Italia, uno sviluppo completo dell’economia circolare permetterebbe un calo del 56% nelle emissioni di CO2 al 2050.
Il Gruppo Hera è presente nel nuovo Position Paper con Hera Luce, la propria società di illuminazione pubblica che serve oltre 180 comuni in 11 regioni italiane, per un totale di 530mila punti luce. Hera Luce ha sviluppato un sistema di misurazione della circolarità per gli impianti di illuminazione innovativo e unico nel suo genere.