Mercati asiatici – Listini cinesi poco mossi, bene il Giappone

Listini asiatici misti con gli investitori che restano intenti a soppesare da un lato i segnali positivi che emergono da alcuni dati economici e dall’altro lato le continue tensioni tra Washington e Pechino.

Ad agosto i profitti industriali delle aziende cinesi sono cresciuti per il quarto mese consecutivo segnando un aumento del 19,1% dopo il +19,6% di luglio, sostenuti in parte da un rimbalzo dei prezzi delle materie prime e della produzione di attrezzature.

Continuano intanto le tensioni geopolitiche dopo che il dipartimento del commercio a stelle e strisce ha inserito nella black-list e imposto restrizioni alle esportazioni nei confronti del produttore cinese di chip Semiconductor Manufacturing International Corporation.

Un giudice federale ha intanto temporaneamente sospeso la messa al bando di TikTok che era stata imposta dall’amministrazione Trump. Una decisione che giunge a poche ore dall’entrata in vigore del divieto di scaricare negli Usa la popolare app di proprietà della cinese ByteDance.

Nel frattempo sul forex, il cambio euro/dollaro si attesta a 1,163 mentre il dollaro/yen si muove in area 105,3. Tra le materie prime in calo le quotazioni del greggio con il Brent a 42,02 dollari (-0,9%) e il Wti a 39,86 dollari al barile (-1%). Oro in discesa a 1.861 dollari l’oncia (-0,3%).

Tornando ai listini asiatici, appena sopra la parità Shanghai (+0,1%) mentre Shenzen cede lo 0,3 per cento. Positiva Hong Kong (+0,8%).

In Giappone rialzo del Nikkei (+1%) e Topix (+1,1%).

Il tutto che venerdì a Wall Street il Nasdaq ha guadagnato il 2,3%, lo S&P ha chiuso a +1,6% mentre il Dow Jones è salito dell’1,3 per cento.