Mittel ha archiviato il primo semestre con ricavi per 69,4 milioni (68,1 milioni nel periodo di confronto).
La società in una nota parla di “impatto sui risultati economici limitato malgrado importanti effetti commerciali e produttivi del lockdown e nonostante semestre sfavorevole per fenomeni di ordinaria stagionalità e componenti di carattere straordinario relative ad asset storici”.
Il settore RSA (Gruppo Zaffiro e controllate) ha riportato ricavi per 25,3 milioni (20 milioni nel periodo di confronto). Il settore Design (Ceramica Cielo, Galassia e Disegno Ceramica) ha registrato un fatturato di 24,4 milioni (26,3 milioni nel primo semestre 2019, riconducibili alla sola Ceramica Cielo nel periodo di confronto, in quanto le ultime due sono state acquisite a fine giugno 2019),
Il settore automotive (IMC e Balder) ha realizzato un giro d’affari di 9,8 milioni (18,8 milioni nei primi sei mesi del 2019), il settore abbigliamento (Sport Fashion Service; acquisita a novembre 2019) ha registrato ricavi per 2,8 milioni, influenzato dalla stagionalità del business, mentre il settore il settore real estate ha registrato un fatturato di 4,3 milioni (12,3 milioni nel periodo di confronto).
L’Ebitda si è fissato a 7,1 milioni (-24,8% rispetto al primo semestre 2019), a causa della crescita dei costi operativi fortemente influenzato da quelli delle partecipate industriali.
L’Ebit è risultato negativo per 1,5 milioni (+3,4 milioni al 30 giugno 2019), scontando l’aumento di ammortamenti, accantonamenti e rettifiche di attività non correnti (da 6,1 milioni a 8,5 milioni).
Il periodo si è chiuso con una perdita netta di 5,5 milioni (+349 mila euro nel periodo di confronto), riconducibile alla presenza di poste non ricorrenti (rettifiche di valore per 1,9 milione su crediti e altre attività finanziarie non core e interessi passivi per 1 milione maturati sulla quota del prestito obbligazionario oggetto di rimborso nel mese di agosto) e dall’impatto negativo di complessivi 2,8 milioni derivante dall’applicazione dell’IFRS 16.
Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2020 l’indebitamento finanziario netto ammonta a 243,7 milioni (251,9 milioni a fine 2019). Senza considerare l’effetto legato all’applicazione dell’IFRS 16, l’indebitamento finanziario sarebbe pari a 23,4 milioni (45,7 milioni al 31 dicembre 2019).
Il management, in assenza di una seconda ondata da Covid-19, si attende un semestre in netto miglioramento rispetto al primo, con i risultati che potranno sicuramente beneficiare della piena incorporazione del processo di crescita innestato nei settori RSA, design e nel nuovo settore dell’abbigliamento, solo parzialmente consolidati nel 2019 e nel primo semestre 2020 (per effetto dell’emergenza sanitaria). La società nella nota parla di “prime conferme del deciso fenomeno di ripresa registrato post lockdown”.