Moda (-5%) – Settore in picchiata nei cinque giorni, Cucinelli (-6,7%) in coda alle Mid

Nella scorsa settimana il Ftse Italia Moda ha riportato un -5%, facendo peggio del corrispondente europeo (-1,7%) e del Ftse Mib (-4,2%).

Gli operatori sono rimasti intenti a valutare, da un lato, le possibilità di un nuovo pacchetto di stimoli negli Usa, e dall’altro lato la diffusione della pandemia in diverse aree del mondo. Non cessano intanto le incertezze legate all’esito delle elezioni presidenziali statunitensi di novembre.

Tornando alle società del comparto, Moncler, unico titolo del settore presente nel Ftse Mib, ha lasciato sul terreno il 4,8 per cento.

Vendite sostenute anche tra le mid, con il tonfo di Cucinelli a -6,7 per cento.

Si tingono di rosso anche le small. Ovs (-1,4%), Rosss (-5%) e Ratti (-8,9%) hanno diffuso i conti semestrali.

Il Cda di Zucchi (-0,8%) ha approvato il rifinanziamento dell’indebitamento finanziario esistente.

In coda Aeffe che lascia sul terreno il 9,5 per cento.

Il settore dell’abbigliamento e accessori ha registrato vendite ad agosto in netto recupero, con un -7% rispetto al -30% di giugno e luglio, grazie ai saldi e a una maggiore mobilità degli italiani durante le ferie. E’ quanto emerge dall’Osservatorio permanente elaborato da Confimprese EY sull’andamento dei consumi nei settori ristorazione, abbigliamento e non food.

Infine, sull’internazionale, Nike ha diffuso i conti nel primo trimestre dell’esercizio 2020-21.

Continua la vicenda Lvmh/Tiffany. LVMH ha preso atto della decisione della Corte di Cancelleria del Delaware, che ha dichiarato che il processo dovrà iniziare nel gennaio 2021 e non prima del prossimo 24 novembre come richiesto da Tiffany.

Inoltre LVMH ha sottoposto l’acquisizione di Tiffany da 16,2 miliardi di dollari alla revisione antitrust dell’Unione Europea.

Il nuovo studio di Goldman Sachs sul lusso migliora le previsioni sulle vendite per l’anno in corso, attese ora in calo del 25% rispetto al -30% stimato in precedenza, considerando inoltre che risultati ben migliori potrebbero essere registrati proprio dai brand definiti come “dominanti” sul mercato (Louis Vuitton, Dior, Gucci, Hermès, Cartier). Inoltre conferma le stime che vedono il settore in crescita del 15% nel 2021.