A partire dalla seconda metà di settembre le quotazioni dei titoli della multi-utility veneta hanno avviato un movimento ribassista, scivolando nelle ultime tre sedute a ridosso dell’importante supporto statico posizionato a 3,135 euro. Da sottolineare che il downtrend di breve periodo in esame dei corsi delle azioni Ascopiave s’inserisce poi all’interno di un quadro grafico decisamente negativo in un’ottica di medio periodo.
In questo contesto ribassista, il cedimento del sopracitato supporto statico posizionato a 3,135 euro potrebbe favorire un ulteriore incremento della pressione dei venditori sulle quotazioni dei titoli del gruppo guidato da Nicola Cecconato, con possibile scivolone fino al successivo supporto individuabile a 3,05 euro. Nel caso poi di rottura al ribasso di questo livello, i corsi delle azioni Ascopiave potrebbero proseguire la discesa fino a un primo obiettivo di breve periodo posizionabile a 2,885 euro, al di sotto del quale il successivo target è individuabile a quota 2,81 euro.
Un segnale positivo per le quotazioni dei titoli dell’ex-municipalizzata di Pive di Soligo, al contrario, potrebbe arrivare dal deciso superamento di una prima resistenza statica posizionata a 3,255 euro in quanto l’alleggerimento della pressione ribassista in un’ottica di brevissimo periodo potrebbe favorire un allungo in direzione della successiva barriera individuabile a 3,344 euro. L’eventuale breakout di questa resistenza dinamica (media mobile a 50 sedute) potrebbe poi proiettare i corsi delle azioni Ascopiave verso i due obiettivi rialzisti di breve periodo posizionabili rispettivamente a 3,425 euro, il primo, e a 3,545 euro, il secondo.
Da inizio anno la performance dei titoli Ascopiave è pari a -16,6% (+22,7% nell’intero 2019) e il target price medio sulla base dei contributi dei 4 analisti rilevati da Bloomberg è 4,18 euro, con un potenziale rialzista del 31,4 per cento.
Quotazione di riferimento: 3,18 euro
+11,5% è il potenziale rialzista rispetto alla quarta resistenza a 3,545 euro;
+7,7% è il potenziale rialzista rispetto alla terza resistenza a 3,425 euro;
+5,2% è il potenziale rialzista rispetto alla seconda resistenza a 3,444 euro;
+2,4% è il potenziale rialzista rispetto alla prima resistenza a 3,255 euro;
-1,4% è la potenziale flessione rispetto al primo supporto a 3,135 euro;
-4,1% è la potenziale flessione rispetto al secondo supporto a 3,05 euro;
-9,3% è la potenziale flessione rispetto al terzo supporto a 2,885 euro;
-11,6% è la potenziale flessione rispetto al quarto supporto a 2,81 euro.