Fervi (Aim) – Tiene l’utile nel 1H20 nonostante il Covid, segnali di ripresa nel 3Q con outlook positivo sul FY

Fervi ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi in calo del 18,9% a 12,3 milioni, per effetto della diffusione del virus Covid-19 in Europa, che ha portato ad un lockdown generalizzato nel corso dei mesi di marzo e aprile.

A livello di gestione operativa, il minor fatturato è stato controbilancio da una politica di contenimento dei costi discrezionali, in particolare quelli di sponsorizzazioni e marketing, che ha consentito una tenuta della marginalità.

L’Ebitda è diminuito del 20,4% a circa 2 milioni, con un’incidenza sul fatturato al 16,5% (-30 punti base), mentre l’Ebit ha segnato un -27,4% a 1,5 milioni con un ros al 12% (-140 punti base). Da segnalare che nel primo semestre 2019 la voce Accantonamenti aveva beneficiato della cessione dei fondi pensione della società tedesca per 63 mila euro al precedente proprietario.

Il semestre si è chiuso con un utile netto pari a 1,177 milioni rispetto agli 1,336 milioni del pari periodo 2019. Il risultato ha beneficiato di un minor carico fiscale frutto della normativa relativa al Patent Box, oltre che all’applicazione dello scomputo del primo acconto 2020 nel calcolo dell’IRAP sia per Fervi che per Riflex.

Dal lato patrimoniale, la posizione finanziaria netta è positiva per 2,5 milioni, in aumento rispetto agli 0,9 milioni al 31 dicembre 2019 dopo aver generato nel semestre un flusso derivante dall’attività operativa pari a 1,2 milioni. Il gruppo dispone inoltre di liquidità per 9,6 milioni grazie all’ottenimento di nuova finanza par a 4 milioni, non ancora utilizzata.

Per quanto riguarda l’evoluzione della gestione, le vendite del gruppo nel corso del terzo trimestre hanno segnato un incremento del 5% rispetto al pari periodo 2019. Inoltre, la società sottolinea che considerando alcune agevolazioni previste dal Governo, quali il super ammortamento e il superbonus 110% sulle ristrutturazioni, che, durante l’ultimo trimestre del 2020, dovrebbero avere un effetto positivo sul settore nel quale opera il Gruppo, ci si può aspettare una chiusura dell’esercizio migliore rispetto alle previsioni effettuate nel pieno dell’emergenza Covid ed alle aspettative degli analisti.

 

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