Sabato 3 ottobre scadrà il termine per depositare le lista in vista del rinnovo del cda di Mediobanca, all’ordine del giorno dell’assemblea fissata per il prossimo 28 ottobre.
Il cda uscente nei giorni scorsi ha stilato la propria lista di candidati nel segno della continuità, includendo l’attuale vertice composto dall’Ad Alberto Nagel, dal presidente Renato Pagliaro e dal dg Francesco Saverio Vinci. L’unico elemento di novità è rappresentato dall’inserimento di Virginie Banet e Laura Cioli.
Suddetta lista, secondo quanto riporta Il Sole 24 Ore dovrebbe avere l’appoggio scontato di circa il 18% del capitale, di cui il 12,6% fa capo al patto di consultazione e il 5,6% al gruppo Bolloré.
Una seconda lista, espressione delle minoranze, sarà presentata da Assogestioni, riproponendo gli attuali consiglieri Angela Gamba e Alberto Lupoi più un terzo candidato.
Secondo quanto riporta La Repubblica, il fondo attivista Bluebell presenterà una terza lista indicando un paio di candidati dopo avere raggiunto l’1% del capitale di Mediobanca.
Suddetto fondo, che fa capo a Giuseppe Bivona, nei mesi scorsi aveva inviato una lettera al board esprimendo alcune considerazioni sulla gestione: gli eccessivi costi della holding; il basso focus sulla tradizionale attività dell’investment banking, un governo societario che favorisce i manager interni (l’assemblea del 28 ottobre sarà chiamata a votare anche le modifiche della governance) e la richiesta di distribuire ai soci sotto forma di extra dividendo il 13% del capitale di Generali.
Per quanto riguarda Leonardo Del Vecchio, primo azionista di Mediobanca con il 9,9% del capitale e che ha recentemente ottenuto l’ok della BCE a salire fino al 19,9%, non presenterà alcuna lista dopo avere indicato l’investimento come finanziario.
Secondo quanto si apprende da Il Sole 24 Ore Delfin, la holding che fa capo all’imprenditore, avrebbe preso l’impegno a non intervenire sulla governance nei prossimi sei mesi dopo il via libera ricevuto dalla Vigilanza.
