SIT ha archiviato i primi sei mesi del 2020 con ricavi in calo del 20,3% a 133,3 milioni.
A livello di business unit, le vendite della divisione Heating Division sono diminuite del 15% a 104,7 milioni, con un’incidenza sul fatturato salita dal 73,6% del primo semestre 2019 al 78,5%.
La divisione Smart Gas Maetering ha registrato un fatturato in contrazione del 36% a 27,2 milioni registrando un calo del 36%, una dinamica che ha scontato i rallentamenti dell’attività di installazione nel periodo di quarantena.
L’Ebitda si è contratto del 28,3% a 15,2 milioni, con una marginalità in calo di 1,2 punti percentuali all’11,4%, a seguito della diminuzione generale dei volumi di vendita.
L’Ebit scende del 62,6% a 3,8 milioni, con la relativa marginalità più che dimezzata dal 6% al 2,8%.
Gli oneri finanziari netti si riducono da 3,4 milioni a 1,9 milioni, mentre gli utili netti su cambi assommano a 1,3 milioni (perdite nette su cambi per 0,6 milioni nel 2019).
Il gruppo ha chiuso il primo semestre con un utile netto in calo del 15,5% a 3,8 milioni.
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto sale a 88,9 milioni da 78,4 milioni a fine dicembre 2019, una dinamica influenzata principalmente della riduzione di flussi di cassa generati dall’attività operativa.
Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, il management segnala l’incertezza legata all’evolversi della pandemia e ad eventuali nuove misure di lockdown.
Le stime della Società, che non considerano ulteriori misure di quarantena, prevedono ricavi nel secondo semestre in linea con i risultati del 2019, mentre il fatturato complessivo nel 2020 dovrebbe riportare una riduzione low double digit.