Lo stock complessivo, sommando le sofferenze (Npl) e le inadempienze probabili (Utp) ancora presenti nei bilanci bancari e quelle già cedute, si stima raggiungerà nel 2020 quota 338 miliardi (+5% sul 2019), mentre nel 2021 le esposizioni deteriorate potrebbero salire fino a 385 miliardi e subire un ulteriore incremento nel 2022. Lo si legge nel Market Watch Npl redatto da Banca Ifis.
Il mercato delle transazioni NPL, con 34 miliardi di vendite previste nel 2020 e una stima di ulteriori 34 miliardi per l’anno 2021, contrariamente alle timide aspettative di qualche
anno fa, si confermerà più che dinamico.
Nel 2021 si prevede un sensibile incremento dei flussi di nuovo deteriorato a bilancio delle banche, che porterà l’Npe ratio al 7,3%, in crescita rispetto al 6,2% del 2020 (target UE: max 5%). Il segmento imprese, si stima, inciderà più del comparto famiglie.
Nel 2020 i portafogli unsecured saranno la tipologia con maggiore incidenza nelle vendite di deteriorati, per una quota pari al 31% del totale. Il mercato secondario contribuirà in modo
significativo al totale delle transazioni: 29% l’incidenza attesa nel 2020, 30% nel 2021.
Il mercato degli Utp nel biennio 2020-2021 si consolida anche il mercato delle transazioni Utp (Unlikely to pay) con 27 miliardi di dimissioni complessive attese (16 miliardi solo nel 2020). Si tratta soprattutto di grandi operazioni, come i 3 miliardi originati da Mps nel 2020 e 6,5 miliardi di Utp in pipeline nel 2021 da parte di UniCredit.