Borgosesia – Utile netto per 821 mila euro nel 1H 2020

Borgosesia ha archiviato il primo semestre 2020 con un margine lordo delle attività operative pari a 3,4 milioni (3,6 milioni pro-forma nel periodo di confronto), risentendo im parte degli impatti della crisi da Covid-19.

Il volume della produzione, comprensivo dei riallineamenti a fair value del portafoglio crediti ed immobiliare, si è attestato a 10,6 milioni (10,1 milioni pro-forma nel primo semestre 2019).

L’Ebitda si è fissato a 2,5 milioni (2,7 milioni pro-forma nei primi sei mesi del 2019), mentre l’Ebit è stato pari a 2,4 milioni (2,6 milioni pro-forma nel periodo di confronto).

Il periodo si è chiuso con un utile netto di 821 mila euro (765 mila euro pro-forma nel primo semestre 2019), beneficiando del calo degli oneri finanziari netti a 989 mila euro (1,2 milioni pro-forma nei primi sei mesi del 2019).

Dal lato patrimoniale, al 30 giugno 2020 la società presenta un indebitamento finanziario netto pari a 9,8 milioni (3,9 milioni a fine anno 2019).

In considerazione del particolare modello di business adottato dal gruppo, gli amministratori ritengono che, sulla base degli elementi ad oggi disponibili, l’andamento della gestione per l’esercizio in corso, pur potendo risentire degli effetti dell’emergenza sanitaria in atto, possa permettere il conseguimento di un risultato utile non significativamente distante da quello previsto nel business plan al 2022 che, allo stato, viene ritenuto nel suo complesso sostanzialmente ancora attuabile.
Sotto il profilo più prettamente finanziario gli amministratori ritengono peraltro che, anche qualora il processo di dismissione immobiliare dovesse registrare un nuovo rallentamento, le operazioni finanziarie da ultimo concluse, unitamente a quelle che potranno esserlo in un prossimo futuro, assicurino comunque un margine d’azione tale da permettere di proseguire nel percorso di sviluppo del gruppo.