CFT (AIM) – Il risultato netto si tinge di rosso per 2,3 mln nell’1H 2020

Nel primo semestre 2020 il gruppo CFT ha conseguito ricavi per 101,7 milioni, in calo del 15,8% rispetto al pari periodo del 2019. La contrazione dei volumi è principalmente legata agli effetti delle misure di contenimento della pandemia.

A livello di business unit, la divisione Sorting ha registrato vendite diminuite del 22% a 9,8 milioni.

Il fatturato della divisione Processing ha segnato un calo dell’8,3% a 45,5 milioni.

La divisione Packaging ha realizzato ricavi scesi del 23,4% a 44,7 milioni, mentre il comparto Manufacturing, unità interamente a servizio delle divisioni principali, ha riportato un fatturato in aumento del 24% a 10,7 milioni, anche a seguito delle strategie di internalizzazione e di razionalizzazione delle attività.

L’Ebitda è diminuito del 29% a 4,9 milioni, con una marginalità scesa di circa un punto percentuale al 4,8%. L’Ebitda adjusted, al netto di 1,1 milioni di costi non ricorrenti, è invece risultato pari a 6 milioni, in calo del 22,8%, con una marginalità scesa leggermente dello 0,5% al 5,9%.

Dopo aver spesato ammortamenti aumentati del 26,8% a 5,8 milioni, l’Ebit diventa negativo per 1,3 milioni a fronte di un valore positivo di 1,9 milioni nel 2019. L’Ebit Adjusted evidenzia un deficit di 0,2 milioni rispetto al valore positivo di 2,7 nel primo semestre 2019.

Peggiora il saldo della gestione finanziaria, negativo per 1,1 milioni, su cui pesa  la diminuzione dei proventi finanziari.

Il gruppo chiude il periodo con una perdita netta di gruppo di 2,3 milioni, contro un utile netto di 1,3 milioni.

Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto è aumentato a 56,8 milioni rispetto ai 43,3 milioni al 31 dicembre 2019. Tale variazione è principalmente attribuibile ad un incremento del capitale circolante per 9 milioni e a investimenti in attività per 5 milioni.

Per quanto riguarda l’evoluzione prevedibile della gestione, il management stima per il 2020 ricavi per 225-230 milioni e un Ebitda adjusted pari al 6% dei ricavi (13,5-13,8 milioni), compatibilmente con l’evolversi della situazione pandemica.