Il gruppo ha chiuso il primo semestre 2020 con ricavi pari a 16 milioni, in calo del 27% rispetto al periodo di confronto del 2019.
Nello specifico, i ricavi per l’attività di distribuzione assommano a 7 milioni (-61,3% a/a), suddivisi in vendite sul canale PAY-TV/PPV per 4,5 milioni, ricavi relativi a diritti cinematografici per 1,2 milioni, a diritti televisivi per 0,4 milioni, agli Home Video per 0,2 milioni e ricavi derivanti da diritti digitali ed altri proventi per 0,7 milioni. Nel semestre c’è stata una sola uscita cinematografica.
L’attività di produzione ha consuntivato ricavi per i restanti 9 milioni (1,1 milioni nel periodo di confronto), suddivisi in ricavi theatrical per 6,5 milioni, ricavi da tax credit per 1,6 milioni, da diritti Home Video e altri proventi per 0,6 milioni e da diritti pay per 0,3 milioni,.
L’Ebitda si contrae del 60,5% a 4,4 milioni, in relazione all’andamento dei ricavi e dei costi operativi rimasti pressoché invariati.
L’Ebit diventa negativo per 2,6 milioni, rispetto all’importo positivo per 3,2 milioni del primo semestre 2019.
Il gruppo registra una perdita netta di 3,5 milioni (utile netto di 1,9 milioni nel periodo di confronto del 2019).
Dal lato patrimoniale, l’indebitamento finanziario netto si attesta a 63 milioni, in lieve calo rispetto ai 65,4 milioni a fine anno 2019.
Il management prevede incassi contenuti nel 2020 ma in miglioramento nel 2021, precisando che dipenderà molto dall’evolversi dell’emergenza sanitaria in corso.
Ricordiamo che il CdA ha approvato l’aggiornamento del piano industriale 2020/2021.
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