Mattinata in territorio negativo per le borse europee, appesantite dal controverso dibattito tra i due candidati alla Casa Bianca mentre la fitta agenda macro odierna non ha particolarmente scaldato gli animi degli investitori.
Intorno alle ore 11:55, il Ftse Mib cede lo 0,3% in area 19.000 punti. In ribasso anche il Dax di Francoforte (-0,7%), il Cac 40 di Parigi (-0,6%), il Ftse 100 di Londra (-0,2%) e l’Ibex 35 di Madrid (-0,1%).
Il primo acceso confronto tra il presidente Usa Donald Trump e il suo rivale Joe Biden sembra aver alimentato sul finale il rischio di un voto contestato che ha contribuito ad aumentare l’incertezza dei mercati.
Nel frattempo le trattative tra Democratici e Repubblicani sul nuovo pacchetto di stimoli all’economia si apprestano a entrare nelle fasi cruciali, con la speaker alla Camera Usa Nancy Pelosi e il Segretario al Tesoro Steven Mnuchin che dovrebbero riprendere i colloqui in giornata.
Per quanto riguarda l’agenda macro, prosegue il recupero dell’economia cinese, con i dati sull’attività manifatturiera che hanno confermato il rimbalzo evidenziato ad agosto dopo la pausa di luglio.
In Germania, le vendite al dettagliosono cresciute del 3,1% su base mensile ad agosto, rispetto al +0,4% previsto dagli analisti e rimbalzando dal -0,2% del mese precedente. Sempre per quanto riguarda la prima economia europea, l’ufficio di statistica federale tedesco, ha reso noto che nel mese di settembre il tasso di disoccupazione corretto degli effetti stagionali è leggermente diminuito a 6,3%, rispetto al 6,4% di agosto (consensus 6,4%).
In Italia, secondo le stime preliminari, l’indice armonizzato dei prezzi al consumo (IPCA) è aumentato dell’1,0% su base mensile (+0,9% consensus) e diminuito dello 0,9% su base annua (-0,4% consensus).
Nel pomeriggio il focus tornerà negli Usa dove gli operatori guarderanno con attenzione alla lettura finale del Pil del secondo trimestre e ai dati Adp di settembre sull’occupazione nel settore privato.
Sul Forex, il cambio euro/dollaro scivola in area 1,1699 mentre il dollaro/yen resta stabile a 105,65. In lieve ribasso la sterlina a 1,2824 sul dollaro.
Tra le materie prime, scendono le quotazioni del greggio con il Brent (-1,4%) a 40,99 dollari al barile e il WTI (-1,1%) a 38,86 dollari al barile, in attesa dell’uscita questo pomeriggio dei dati settimanali Eia sulle scorte Usa e mentre i dati Api hanno anticipato una diminuzione di 0,8 milioni di barili.
Sull’obbligazionario, infine, lo spread Btp-Bund riparte in area 140 punti base, con il rendimento del decennale italiano allo 0,85%.
Tornando a Piazza Affari, Saipem si posiziona in testa al Ftse Mib (+2,5%). Denaro anche su Nexi (+1,2%) e Tenaris (+0,9%). Deboli Pirelli (-1,9%), Amplifon (-2,5%) e Banca Generali (-3,5%).